Sono almeno 500 le persone, di tutte le età, che questa mattina hanno partecipato alla camminata solidale antiviolenza promossa da Giuseppe Labriola, cittadino sammaurese e padre di famiglia. È stata un’iniziativa spontanea per rispondere come comunità e per manifestare solidarietà alla donna che ha subito un’aggressione sessuale mentre faceva footing in un parco cittadino e a tutte le donne che subiscono violenza. «San Mauro c’è non sei sola!», si leggeva nello striscione che apriva il corteo che ha sfilato da piazza Battaglini, davanti alla chiesa, lungo le vie del centro fino al parco Giovagnoli. Tante le associazioni che hanno aderito, tra queste Voce Amaranto, Sportello Alba, Agedo, Gas e alla parrocchia di San Mauro. Trta chi ha preso parola al parco anche Paola Ceccarelli direttrice del distretto socio sanitario Cesena Valle Savio: «Nel 2025 abbiamo registrato 70 accessi per casi di violenza», ha raccontato, 51 invece le persone che si sono rivolte allo Portello Alba.
«Questa camminata è un’iniziativa che va nella direzione giusta - ha detto il sindaco Moris Guidi - quella del rispetto e della non violenza. Una direzione che come istituzioni abbiamo il dovere di seguire e sostenere, è una battaglia di civiltà». Ringraziando l’organizzatore Labriola, Guidi ha definito la camminata «un abbraccio a tutte le donne vittime di violenza».