San Mauro, il cento anziani si sposta nell'ex calzaturificio

Nuova sede per il centro sociale “I Sempra zovan”. Vicino al palazzo comunale, affacciato sul giardino della piazzetta dei “Cento Comuni”, c’è un'antica costruzione che ospitava il calzaturificio Scardavi. Dopo la sua chiusura, l’amministrazione comunale lo comprò qualche anno fa, con l’idea di allestire lì un museo della calzatura e altri spazi culturali. Subito è stato rifatto il tetto alla struttura, oltre ad altri interventi per rimettere in sesto il fabbricato. Ma visto che la zona dispone di un numero limitato di parcheggi, si è deciso di spostare quel progetto nella Torre pascoliana presso Villa Torlonia, meglio servita e con superfici maggiori a disposizione. Ora l’amministrazione ha deciso come impiegare al meglio l’ex calzaturificio rimasto inutilizzato.

Progetto svelato

Durante la festa del centro sociale “I Sempra zovan”, svoltasi nei giorni scorsi, la sindaca Luciana Garbuglia è intervenuta assieme ad altri assessori e ha colto l’occasione per annunciare direttamente alla platea dei soci del centro sociale un grande progetto. «Stiamo lavorando da tempo per darvi una nuova sede, molto più grande di quella attuale, e per farlo abbiamo individuato l’edificio di fronte. Ha una superficie di 400 metri quadrati e lì potrete disporre di tutti gli spazi necessari per le numerose attività che portate avanti. C’è tra l’altro la possibilità di allestire un’ampia cucina e preparare grandi tavolate. Oppure di ospitare attività culturali».

Il destino dell’attuale sede

Per l’attuale sede del centro sociale si aprono nuovi scenari. La sindaca pensa che «potrebbe servire alla biblioteca comunale per poter disporre di spazi aggiuntivi per creare una biblioteca per ragazzi. Nel frattempo, abbiamo dato incarico ad un professionista di quantificare i costi e i tempi per perfezionare l’operazione di adattamento dei locali al centro sociale e speriamo sia possibile realizzare lavori e spostamenti già alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo».

La soddisfazione del direttivo

«Si tratta di una soluzione ottimale - commenta il presidente del centro “I Sempra zovan”, Primo Alessandri - Con circa 300 soci nell’attuale sede stiamo obiettivamente stretti. Questo progetto ci dà modo di programmare un futuro ricco di attività ludiche, sociali e culturali. Oltre a disporre di un salone conferenze, potremmo per esempio pensare a proiezioni cinematografiche. Il fabbricato è dotato anche di un soppalco, dove potremmo sistemare un ufficio per le attività legate all’organizzazione dei servizi, mentre potremmo lasciare tutto il piano terreno per le attività del centro».

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