San Mauro, Distretto della scarpa in crisi: concesse 8 settimane di cassa integrazione in deroga

San Mauro Pascoli
  • 22 ottobre 2024

Boccata d’ossigeno per tanti lavoratori del Distretto calzaturiero sammaurese, grazie all’approvazione di 8 settimane di cassa integrazione in deroga per l’anno in corso. La decisione è stata appena presa dal Consiglio dei ninistri, che ha dato l’ok all’uso dell’ammortizzatore aggiuntivo nelle aziende del comparto moda, che stanno attraversando un periodo di profonda crisi.

Un paracadute prezioso

I sindacati territoriali provinciali di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil si dichiarano soddisfatti per quello che però definiscono «un primo passo ma non sufficiente». Perciò esprimono «timida soddisfazione nell’apprendere l’approvazione di questa forma di sostegno ai dipendenti». Lo considerano «un primo segnale, tardivo, dopo mesi di richieste, sicuramente importante, ma non sufficiente per contrastare una crisi così profonda.

In particolare, fanno notare che «per il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli, che sta attraversando questa crisi iniziata sul finire del 2023 e che dati alla mano si prevede si protrarrà anche nella prima parte del 2025, queste 8 settimane di cassa integrazione in deroga sono sicuramente una boccata d’aria per tutte quelle aziende che non superano i 15 dipendenti e che sono parte integrante ed importante della filiera della calzatura sammaurese».

Una crisi profonda

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil aggiungono però: «Il pensiero non può non andare alle decine di lavoratrici e lavoratori che nei mesi scorsi hanno perso il posto di lavoro proprio in seguito alla chiusura di quelle aziende che, colpite fortemente dalla crisi in atto, non avendo ammortizzatori sociali a disposizione si sono viste costrette a chiudere i battenti».

Inoltre, invitano ad analizzare le difficoltà andando alla radice del problema: «Crediamo che sia necessario attenzionare maggiormente la crisi che ha colpito il settore e che si inserisce in un contesto di crisi più grande e che ha colpito l’intero comparto manifatturiero del Paese. Dopo ormai un anno di ammortizzatori sociali, anche le grandi aziende industriali cominciano ad accusare il colpo».

La preoccupazione è forte: «Si rischia di vedere spazzato via un intero settore, quello della calzatura di lusso, che è il fiore all’occhiello del nostro territorio e non solo».

Perciò i rappresentanti dei lavoratori si augurano che «questo intervento straordinario sia un segnale di attenzione al settore, perché il 2024 sta finendo e la crisi ancora morde forte».

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