Rubicone, accoglienza ucraini: dopo 3 anni da lunedì chiude il progetto

A San Mauro Pascoli la “Giornata mondiale del rifugiato 2025”, mercoledì al centro sociale “I sempra zovan”, ha visto svolgersi un convegno con testimonianze toccanti e dati sull’accoglienza degli ucraini in fuga dalla guerra. Ben 825 le persone assistite a vario titolo (478 i rifugiati), ma da fine mese termina l’appoggio economico del governo. Quella presentata è una bella efficace esperienza di accoglienza che si concluderà però il 30 giugno: da lunedì non è più prevista la copertura finanziaria del progetto così per le persone ucraine scappate dalla guerra si prospetta una scelta: integrazione fuori quindi dal sistema di accoglienza o ritorno in patria.

Testimonianze dalla guerra

“Storie di partenze, di viaggi e di arrivi” è il titolo del convegno organizzato dall’Unione Rubicone e Mare per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato e fare un bilancio dei tre anni di accoglienza. Un momento intenso e partecipato, che ha unito riflessioni e testimonianze, numeri e storie di persone. I racconti drammatici sono arrivati da Kateryna, Svitlana, Olena, Mariia, Vasyl e dalla psicologa Liudmyla, con testimonianze toccanti e l’incubo di «sirene che suonavano 24 ore su 24». Tra i protagonisti dei racconti anche due famiglie, Patrizia e Mauro di Cesenatico, Rita e Cesare di San Mauro Pascoli, che hanno ospitato alcune delle 15 persone fuggite dai luoghi del conflitto e accolte nel territorio dell’Unione con la modalità dell’ospitalità in famiglia.

Gli interventi

Ad aprire la serata il sindaco di San Mauro Pascoli, Moris Guidi, e il presidente dell’Asp, Salvatore Bertozzi. Dopo le testimonianze degli ucraini e di coloro che li hanno ospitati, anche il resoconto del giornalista e scrittore Pierfrancesco Curzi. Attraverso il progetto “Check-Point Kyiv” ha portato l’esperienza di un racconto vissuto sul campo per rendere al pubblico la dimensione drammatica della guerra.

Accoglienza nel Rubicone

Presentati i dati sull’accoglienza dei cittadini ucraini nei dieci Comuni dell’Unione Rubicone e Mare, da marzo 2022 a oggi. A fare da punto di contatto per l’assistenza ai profughi, inizialmente gestita in forma emergenziale tramite il coordinamento dell’Asp del Rubicone, è stato il Centro Interculturale Limes di San Mauro Pascoli, con la supervisione di Valeria Gentili della cooperativa Between che ha gestito le pratiche per conto dell’Unione Rubicone e Mare. «Complessivamente - ha spiegato Gentili - il territorio ha accolto 478 persone nel 2022, 194 nel 2023 e 153 tra il 2024 e i primi mesi del 2025. In gran parte donne e minori, ma anche adulti soli e anziani, spesso in condizioni di fragilità. Nel primo anno dell’emergenza, sono stati accolti oltre 200 minori e più di 200 donne adulte». Parte degli ucraini sono rientrati in patria o si sono trasferiti in altri Paesi europei. Ma molti sono tuttora residenti sul territorio. «Un ruolo centrale lo ha giocato il progetto promosso dalla Protezione civile - è stato spiegato - e l’accoglienza in famiglia, gestito dalla cooperativa Between in rete con il terzo settore e con capofila la cooperativa Cidas, attivo da novembre 2022 a giugno 2025. In questo ambito sono state 15 le persone accolte in abitazioni private del territorio, da famiglie residenti a Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli, e Savignano. A sostegno delle famiglie ospitanti e dei rifugiati è stata attivata una rete professionale che ha garantito supporto psicologico, insegnamento della lingua italiana, consulenza legale, tutoraggio per l’inserimento lavorativo, abitativo e formativo, inserimento scolastico, attività educative e laboratori per minori».

Fine triennio con interrogativo

I cittadini ucraini accolti nel Rubicone hanno partecipato a varie attività culturali e ricreative: corsi di lingua a San Mauro Pascoli, passeggiate ed eventi come “Ucraina in Fiore”, la tradizione dei Pasquaroli a Gambettola, laboratori artistici a Sorrivoli, visite guidate a Montebello e Monteleone, incontri interreligiosi e tanto altro. Una forma di accoglienza che però ora nel territorio del Rubicone termina il 30 giugno 2025. Al momento non sembra possa essere rifinanziato. Quindi una parte degli ucraini presenti sul territorio ora cercherà di integrarsi qui e una parte ritornerà in Ucraina.

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