Premio Pascoli musica a Finardi cantautore “ribelle” come il poeta

Villa Torlonia si apre questa sera alle 20.45 nel nome della musica che verrà, quella dei sette finalisti del Premio Pascoli Musica lanciato dal Mei (Meeting delle etichette indipendenti); e accoglie la guest Eugenio Finardi a cui viene consegnato il 1° Premio Pascoli Musica.

L’evento chiude il “Giardino della poesia” 2018 con la musicalità dei suoni, prima che con quella di versi e parole. È una finale dedicata allo storico padrone di casa Giovanni Pascoli, che più di altri ha arricchito la poesia italiana di terminologie sonore tratte da suoni di natura (gre gre di ranelle, tremule foglie, rivo canoro). Probabilmente “Zvanin” sarebbe onorato di ospitare il menestrello della “musica ribelle”, l’autore di un rock progressive che ha fatto scuola, espresso quarant’anni fa da un cantautore dal piglio indomito, così come anche Pascoli lo fu nella sua era giovanile socialista.

Finardi, oltre a ricevere il premio per i suoi 40 anni di carriera indipendente, si racconta al pubblico, al microfono del giornalista Enrico Deregibus conduttore della serata. L’artista ringrazia esibendosi in un live acustico esclusivo estratto dal suo spettacolo Finardimente in due con il chitarrista Giuvazza, con il quale ha già realizzato due album.

I sette concorrenti finalisti del contest nazionale “Premio Pascoli musica” vivono il loro momento emozionale presentando i brani scelti davanti a pubblico e giuria. Una quarantina sono stati i partecipanti idonei (un centinaio i contatti, ma non tutti in regola con le richieste). Il concorso prevedeva la scrittura di un brano inedito, e di un altro ispirato a poesie pascoliane. È pure ospite il romano Filippo Nigro cantautore emergente che ha musicato testi a partire da poesie di Pascoli. Dalle 20.45 si ascoltano dunque in gara la riminese Elisa Genghini, con i suoi “Sebastian” e la poesia in musica “Lavandare”; romagnolo anche il ravennate Giacomo Scudellari, con “Come un igloo” e un inedito ispirato a temi di Pascoli; Rita Zingariello canta “Il bacio della terra” e mette in musica la poesia “Patria”; Gianluca Di Santo propone “Colline solitarie” e “La mia sera”, Forse Giorgio sceglie il brano rap “Non aver paura di avere paura” e un inedito pascoliano; Vincenzo Salamone propone “Sandali” e, di Pascoli, “La Civetta”. Cinque i giurati: i locali Miro Gori e il maestro Fabio Bertozzi, e poi Giordano Sangiorgi, Marcello Balestra, Daniela Esposito. Ingresso libero.

Info: 0541 933656

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