Calcio D, Sammaurese: il vento danneggia la copertura della tribuna

Gioie e dolori per la Sammaurese. Per un pezzo pregiato che arriva in campo, Filippo Berardi, c’è n’è un altro arrugginito che se ne va, ovvero un lembo di tribuna. Già precaria con quei gradoni sdrucciolevoli consumati dagli oltre cinquant’anni di storia, le raffiche di vento di questi giorni hanno divelto un pezzo della copertura in lamiera rendendola probabilmente non agibile per il match infrasettimanale di mercoledì contro la Correggese. Sarà il sopralluogo dei tecnici comunali a stabilire se il pubblico potrà assistere alla gara, che in ogni caso si giocherà con la possibilità per i tifosi di assistere alla partita nella tribuna in ferro di solito riservata agli ospiti. In casa giallorossa la società non vuole rilasciare dichiarazioni in merito a una vicenda che si protrae da anni, quale lo stato pietoso della tribuna. Un intervento di restyling completo è stato previsto entro l’anno da parte del Comune, di certo l’ottava stagione della squadra in serie D si chiuderà in queste condizioni.

Note più liete arrivano dal campo per l’innesto di Filippo Berardi giocatore con un passato tra i professionisti. Ieri il primo allenamento alla corte del tecnico Martini, domani la probabile convocazione in panchina. Il giocatore freme dalla voglia di scendere in campo dopo due anni piuttosto complicati per un problema al ginocchio.

«Francamente non mi sono fatto tanti problemi sulla categoria, dopo due stagioni senza giocare è l’ultima domanda che mi sono posto – spiega il neo giallorosso – Ho una voglia pazzesca di calcare il campo in una partita vera, di entrare in mischia e rimettermi in gioco».

L’ex Rimini spiega come è arrivata la chiamata di San Mauro: «È bastata una telefonata del presidente Protti, mi ha convinto subito. Lui non ha fatto tanti giri di parole, io ho impiegato pochissimo tempo per decidere. Della Sammaurese mi hanno parlato bene in tanti e devo dire che il primo allenamento ha confermato tutto ciò»..

Sugli obiettivi della squadra Berardi è chiaro: «Prima arriviamo alla quota salvezza poi vediamo quello che arriva».

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