San Mauro Pascoli, Mercadini e Catalano insieme a Villa Torlonia

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Si riaccende l’estate sammaurese di Villa Torlonia con due amati artisti, per la prima volta in duo.

Domani, sabato 18 giugno, ore 21.30, Roberto Mercadini e Guido Catalano presentano Cose che non avremmo sperato di potervi dire, con cui stanno girando l’Italia. C’è attesa e curiosità di vedere fianco a fianco questi due artisti poeti, narratori, ma prima ancora amici; il nuovo spettacolo celebra pure la loro decennale amicizia.

Per lei, Roberto, che predilige il teatro del monologo in solo, appare una scelta radicale “fare comunella” con il collega Catalano. Qual è la motivazione?

«È stata la voglia di stare insieme e di passare l’estate in tour, costruendo insieme qualcosa di strutturato. Abbiamo preso in esame più temi per lo show: l’amore, gli animali, le coppie, qualcosa di ispirato ad Aspettando Godot. Alla fine ciò che ci ha convinti è stata la voglia di stare insieme a dieci anni dalla nostra amicizia».

Per lei che scrive monologhi come è stato elaborare una partitura drammaturgica a due?

«L’ho potuto fare per l’affiatamento e la grande sintonia che ho con Guido; è sempre faticoso per me fare le cose insieme ad altri; ma con lui c’è un legame speciale. Abbiamo realizzato un lavoro che da un lato ricorda i nostri primi show di poesie, dall’altro le nostre divertentissime chiacchierate in cui ci passiamo la palla, battuta con battuta. È un qualcosa a metà tra narrazione di poesia e dialogo di precisione drammaturgica, sorretto da freschezza. È qualcosa di magico».

A che punto è lo show per questo debutto del cuore?

«Lo spettacolo sta crescendo in fluidità e spontaneità. È bello anche per il pubblico vederci divertire con una intesa di vero affetto e amicizia. Caratteristica questa che fa parte dello spettacolo, è la sua componente imponderabile».

Si può considerare originale?

«È originale in quanto è fatto da due persone che già di per sé sono mosche bianche. Oltre a recitare le nostre poesie, le introduciamo con monologhi che sono momenti di intrattenimento teatrale. Mescoliamo il recitare con il raccontare, Catalano diventa narratore teatrale come mai aveva fatto prima, ci sono momenti di dialogo, addirittura io lo intervisto, anche se è una drammaturgia concordata. Credo che l’originalità stia nell’affiatamento e nell’affetto; cosa che non si può creare a bacchetta, non può essere ordinata da un regista, ma entra nel cuore al pubblico».

Nonostante l’affetto, siete diversi. In che modo vi compensate?

«Siamo una coppia che funziona perché siamo un po’ simili e un po’ opposti, e quindi complementari. Questo è secondo me il segreto delle amicizie e degli amori. Io sono alto lui è basso, io romagnolo di Sala lui piemontese di Torino, io esplosivo lui implosivo, io estroverso lui introverso, io spesso allegro e gioioso, lui profondamente malinconico. Io mi sforzo di usare un lessico forbito che evita il turpiloquio; Guido invece fa uso disinvolto e divertito di parole “sporche” e di volute sgrammaticature. Io ho una memoria allenata, lui confessa di non sapere nessuna delle sue poesie a memoria. Siamo però uniti da un senso dell’umorismo e dell’autoironia che ci dona una grande intesa, anche fuori dal palco. Guido Catalano è per me una delle persone più divertenti che abbia mai conosciuto, con cui mi piace più stare».

Quali sviluppi potrebbe portare al suo bagaglio questo “divertissement” a due?

«Ero abituato a fare monologhi da solo, impegnativi. Il lavoro teatrale mi ha sempre dato tanta soddisfazione, non divertimento. Prima degli spettacoli stavo chiuso in camerino per concentrarmi, in modo monacale. Con Guido ho scoperto un modo più divertente di stare sul palco, in compagnia. Soffrivo a stare sul palco con un altro attore, perché non sapevo cosa fare quando l’altro parlava. Con Guido invece c’è una tale affinità, un tale piacere di stare insieme, che anche quando sto seduto l’ascolto e mi diverto. Probabilmente ricomincerò a fare teatro nel mio modo monacale, ma forse questa avventura porterà altri episodi di teatro collettivo, da vivere in modo meno punitivo e più leggero. Intanto mi godo questa bella estate con un amico, facendo una cosa che diverte me e il pubblico».

Euro 17-15.

Info: 370 3685093

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