Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Forlì, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno intensificato gli accessi ispettivi nei vari settori produttivi della provincia di Forlì-Cesena.
L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale, ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero). In particolare i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Forlì-Cesena hanno eseguito un controllo all’interno di un laboratorio tessile di San Mauro Pascoli, gestito da cittadini cinesi. Fra i dieci operai presenti, ben 7 sono risultati non in regola, essendo stata omessa per loro, la preventiva comunicazione obbligatoria al centro per l’impiego e dunque gli stessi sono risultati impiegati “in nero”. Tra i 7 lavoratori in nero, 3 risultavano sprovvisti del permesso di soggiorno e sono quindi stati denunciati per violazione della normativa sugli stranieri.
Al termine degli accertamenti è stato deferito in s.l. il titolare dell’azienda per l’impiego di manodopera, priva di idoneo titolo di soggiorno sul territorio italiano. L’attività imprenditoriale è stata sospesa a seguito delle violazioni giuslavoristiche riscontrate e all’imprenditore sono state contestate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 30.000 euro.