San Mauro, la fuga dall'Ucraina di 4 generazioni di parenti

Odissea per il ricongiungimento, ma si fanno passi avanti. Una famiglia ucraina in fuga dalla guerra, composta da quattro donne di cui una incinta, dopo5 giorni di viaggio massacrante ha passato la frontiera con la Romania nella notte tra lunedì e martedì. Dovrebbe arrivare in Romagna nella giornata di domani.

A San Mauro Pascoli vive l'ucraina Elena, 43 anni, che ha sposato un italiano. Dopo essere arrivata nel 2004 come badante, oggi fa la mamma a tempo pieno dei suoi due bambini che frequentano le scuole dell'infanzia. Allo scoppio della guerra per i parenti aveva chiesto aiuto agli amici e poi al Comune di San Mauro Pascoli, ricevendone unanime appoggio e attenzione da parte di tutti.

Così è partita la difficile operazione del ricongiungimento familiare. Elena racconta che arriveranno4 donne dall'Ucraina e in un secondo tempo il marito di una i loro, pure lui ucraino, ma che stava lavorando in Polonia al momento dell’invasione russa..

La città di partenza è Krivoj Rog, oltre 650mila abitanti, nell'Ucraina meridionale a 130 chilometri a sud-ovest di Dnipro. In viaggio da giovedì scorso ci sono 4generazioni della stessa famiglia: la mamma di Elena 70enne, la sorella 48enne, la nipote 28enne che pure è incinta e ha con sé la sua bimba di 4 anni. Inizialmente ad accompagnarle c'era anche il padre che poi le ha lasciate alla frontiera, attraversata nella notte tra lunedì e martedì a mezzanotte e mezza. L’uomo è poi tornato indietro. Per le donne dopo un viaggio da incubo il riposo in un albergo della Romania. Ne avevano bisogno soprattutto la donna incinta e la bimba di 4 anni. Ma anche la mamma 70enne, molto provata, è stata portata prima alla tenda medica per un controllo.

Ora da Rimini è partito con un mezzo un ucraino di 22 anni che spesso fa questi viaggi per trasportare cose e persone in patria. Se tutto andrà bene le 4 arriveranno domani a Savignano nell'alloggio prestato dagli amici. Il Comune di San Mauro poi pagherà l'affitto dell'alloggio e le utenze alle profughe.

«Allo scoppio della guerra ho chiesto subito aiuto ai miei amici sammauresi Francesca e Stefano – racconta ancora commossa Elena – Loro sono persone meravigliose e si sono consultati con Cristiano Mauri di San Mauro Pascoli (anche assessore a Bellaria, ndr) che ha fornito le informazioni su come muoversi e ha suggerito per il viaggio un appoggio alla Papa Giovanni XXIII. Poi gli amici hanno portato il mio caso all'attenzione della sindaca Luciana Garbuglia e dell'assessore Tiziano Bianchini di San Mauro Pascoli; e a Flora della Papa Giovanni XXIII di San Mauro Pascoli. Ringrazio tutti veramente di cuore».

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