San Mauro, «irregolarità» nel cantiere dell'allevamento polli

Denunce subito dopo l'avvio dei lavori di costruzione. Il comitato “Lasciateci Respirare - Stop allevamenti intensivi” interviene ancora sul maxi pollaio. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori del cantiere in via Cagnona.

«I lavori sono iniziati senza che venissero affissi la segnaletica e i cartelli di inizio cantiere - fanno sapere dal Comitato - Immediate nostre denunce/segnalazioni su presunte irregolarità hanno ad oggetto il fatto che preliminarmente ad ogni fase di demolizione di cantiere, si sarebbe dovuta costruire la strada di accesso al nuovo allevamento, quando invece la strada non è stata costruita e in cantiere abbiano sin da subito iniziato ad abbattere i capannoni dismessi da ormai 40 anni, senza peraltro l’utilizzo di cannoni nebulizzatori per l’abbattimento delle polveri, senza l’allestimento della barriera temporanea e senza transennare e mettere in sicurezza l’area perimetrale a sud del cantiere». Secondo il Comitato «A seguito delle denunce la Regione Emilia Romagna ha richiesto l’esecuzione di verifiche ispettive in loco e constatato il mancato rispetto dei protocolli imposti, ha bloccato la demolizione dei capannoni e impostoo la preventiva realizzazione della strada di accesso».

«In data 21 aprile - prosegue il Comitato - abbiamo presentato altre denunce/segnalazioni agli enti interessati, tra cui il Consorzio di bonifica e il Comune di San Mauro Pascoli, per presunto “pescaggio non autorizzato”, e infatti nei paraggi dei ruderi del vecchio allevamento (lato sud) è stato installato, mediante uno scavo, un tubo in polietilene interrato, con messa in dimora di una pompa per il pescaggio di acqua nel canale consorziale di Matrice Vecchia».

«Il progetto sta partendo con il piede sbagliato - interviene anche Nicola Rossi, capogruppo di “San Mauro di Nuovo” ed ex candidato sindaco - L’opposizione è e sarà vigile. Segnaleremo in ogni sede queste irregolarità riscontrate all’avvio dei lavori: se l’azienda Circuito Verde non sta rispettando i patti, deve essere la giunta a muoversi e farli valere, altrimenti risulterebbe complice». Poi Rossi fa riferimento alla Commissione comunale da lui presieduta: «Utilizzeremo lo strumento della Commissione di vigilanza che si riunirà il 30 aprile, per la tutela della salute e del generale benessere dei sammauresi. Stiamo portando pareri tecnici inerenti al rischio microbiologico dell’insediamento, e della possibile contaminazione da composti azotati delle acque fluviali; se questi rischi dovessero essere riscontrati come gravi e nocivi sarà inevitabile per noi proporre provvedimenti cautelativi e di tutela della comunità».

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