San Mauro, dalla Sicilia per consegnare al suo mito una vignetta

È partito addirittura dalla Sicilia per consegnare una vignetta al suo idolo Gino Stacchini, l’ex calciatore sammaurese che ha giocato nella Juventus e nella Nazionale.
Protagonista della vicenda Basilio Borgo, tifosissimo dell’Akragas, squadra di Agrigento, autore di una sessantina di libri illustrati sulla storia del calcio, in visita nei giorni scorsi a San Mauro Pascoli a casa dell’ex ala juventina.
L’occasione, oltre alla vignetta dell’ex calciatore, anche l’uscita dell’ultimo volume sulla vittoria dello scudetto della Juventus 1957/58, quello della prima stella, con Stacchini in campo tra i protagonisti. «Il libro è dedicato al Cabezon, il grande Omar Sivori, giocatore che aveva una spiccata predilezione per Gino - spiega Borgo - E in onore di Stacchini nella prefazione del volume riporto una sua poesia dedicata a Sivori».
Ma non solo. Borgo svela anche un progetto futuro: «La vignetta che ho realizzato e donato a Stacchini è una sorta di antipasto dal momento che il mio prossimo libro sarà a lui dedicato».
L’illustratore siciliano spiega la prima volta che vide Stacchini: «Avvenne in una partita tantissimi anni fa quando il Palermo ospitò la Juventus. Da allora il mio sogno era conoscerlo di persona». L’incontro di persona è poi avvenuto una ventina di anni fa in un convegno numismatico a Riccione, favorito dal riminese Firmino Pederiva, allenatore di calcio nelle squadre giovanili a Cesena e a Rimini, presente nella serata a San Mauro in occasione della consegna della vignetta.
«Basilio mi ha fatto un graditissimo omaggio - spiega Stacchini - Ho apprezzato i suoi tanti volumi sulla Juventus, che mi hanno riportato alla mente numerosi bei ricordi. Il calcio non deve perdere la sua memoria, e quello di Borgo è un atto d’amore per uno sport cambiato in tante cose ma non nelle emozioni».
Presente alla serata revival anche Pederiva, cresciuto nelle giovanili della Juventus, amico di entrambi. «Stacchini è stato l’essenza del calcio. Non dimenticherò mai una partita a San Siro, Milan-Juventus. Gino fece delle cose straordinarie su quella fascia, persino un gol: da allora la mia ammirazione come calciatore non è mai venuta meno».