San Mauro, affiorano tombe antiche: legate a una misteriosa stele?

Spuntano tombe romane: archeologi al lavoro. Ancora una volta il territorio di San Mauro Pascoli riserva sorprese di datazione antica, secondo alcuni ben precedente al periodo romano. E potrebbe esserci un collegamento con una misteriosa stele funeraria che venne alla luce nel cortile della scuola delle Selve, nel 1969, durante alcuni lavori in profondità. Alta circa 50 centimetri e larga 31, risale al IV secolo dopo Cristo ed è oggi conservata nel Comune di San Mauro Pascoli. L’ha riportato in una scheda bibliografica la storica di Bologna Angela Donati (1942-2018) e poi è stata descritta in “Epigraphica” contenuta in “L’année Épigraphique” , dove risulta che il testo inciso è abbastanza misterioso. Secondo Donati, il senso letterale della frase porterebbe a collocare il documento in ambito confessionale: «In particolare nella frase iniziale sembra esserci un richiamo alla sostanza umana della divinità, che potrebbe adombrare la conoscenza di testi di ispirazione ariana. Se il collegamento di questo testo risultasse provato, ne emergerebbero dati importanti in quanto il Concilio del 359 che segnò una vittoria dell’ortodossia contro gli ariani si svolse proprio a Rimini».

Adesso, lungo via Bellaria durante i lavori per il metanodotto Ravenna-Jesi sono state scoperte delle tombe. «Dovrebbero essere romane – affermano i ricercatori locali Mauro Rossi e Giuseppe Casadei – Sono in corso scavi e approfondimenti per datarle in maniera più precisa. Ricordiamo però come il luogo in cui sono state rinvenute è distante poche decine di metri dalla scuola delle Selve, dove nel 1969 fu trovata nel cortile della scuola una stele funeraria. La vicinanza tra il ritrovamento di queste tombe e quel reperto ci fa pensare e, ne siamo convinti, che in zona ci fosse un importante insediamento romano».

Sarebbe opportuno fare ulteriori scavi, ma – proseguono Rossi e Casadei – «ci poniamo delle domande. A chi tocca informare in maniera precisa i cittadini di San Mauro Pascoli su cosa sta venendo alla luce?». Anche per evitare che tutto cada nell’oblio: «Ricordiamo che durante gli scavi del canale emiliano romagnolo sono stati rinvenuti reperti di età villanoviana, risalenti a circa 5.000 anni avanti Cristo. Sarebbe interessante sapere cosa è stato trovato e dove sono conservati quei reperti». Perciò, due giorni fa, i due studiosi sono andati a documentare i lavori in corso e hanno scattato alcune fotografie, che poi hanno postato in rete. Poi ne hanno approfittato per mostrare, oltre ai ritrovamenti di queste settimane, anche «la stele funeraria che molti sammauresi conoscono poco».

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