"Tutti all'Outlet": vendite più che raddoppiate a San marino

San Marino


«Vendite e negozi più che raddoppiati. Presto al via gli acquisti online». Questo il bilancio per “San Marino Outlet Experience” che il 24 giugno scorso ha spento la sua prima candelina. A raccontare «una grande sfida» è il direttore generale Barbara De Magistris. «Si tratta di un progetto nato sei anni fa e che ha effettuato il taglio del nastro in un momento non semplice, considerati i vincoli della pandemia sul turismo».

I risultati


«Grazie alla perseveranza siamo riusciti a crescere – prosegue De Magistris – e, se consideriamo lo stesso periodo del 2021, abbiamo raggiunto ormai un +105%: le nostre vendite sono più che raddoppiate, come il numero dei negozi, ora a quota 41, di cui l’ultimo è stato aperto questo mese». L’obiettivo, rimarca, è aprire «altri dieci punti vendita entro fine anno, ma la priorità resta mantenere un’offerta livellata, tant’è che in alcuni casi preferiamo rimandare le aperture, per mantenere la barra dritta sulla strategia iniziale: solo così si dà valore aggiunto sul territorio, diversificando l’offerta. Il fatto che da noi siano i marchi ad inaugurare i punti vendita, garantisce la qualità».

L’assenza dei clienti russi


I mancati arrivi dalla Russia, prima dovuti alla pandemia e ora al conflitto con l’Ucraina, fanno comunque sentire il loro peso. Una tipologia di clienti che De Magistris conosce bene perché ha lavorato anche in Russia. «Puntavamo molto su quella clientela che negli ultimi 10 anni si è rivelata essenziale anche per il mercato italiano e non solo nell’ambito outlet». Una clientela che, in base ai calcoli «avrebbe dovuto pesare per un buon 20% fin dall’apertura con un livello medio-alto». Ma ad affondare la possibile ripartenza è stata la guerra «scoppiata lo scorso 24 febbraio quando ero appena tornata da Mosca. Tra l’altro abbiamo una strategia degli investimenti legata a quel target, per far arrivare ancora più clienti di un certo livello».
Oltre al danno la beffa quindi. «San Marino per sua natura ha sempre accolto una clientela russa di prestigio e anche noi ci siamo impegnati in tale direzione mentre la pandemia allentava le sue maglie». Ma al netto di chi manca ancora all’appello mostra le soluzioni attuate. «Nonostante i nostri investitori appartengano a gruppi molto importanti, siamo un’azienda snella e questo ci ha permesso di contare su una buona percentuale di tax free con cui sopperire alla mancanza russa». L’attenzione è stata poi rivolta «a una clientela di alto profilo che non vive più nel Paese d’origine ma in Italia o in Europa come russi e cinesi». San Marino Outlet Experience ha infine puntato su nuovi mercati «come gli Emirati Arabi o l’India». Una platea più ridotta per numero ma che – chiarisce De Magistris – spende molto e ama far shopping, giungendo sul Titano per eventi culturali e non solo. «Per questo ci riteniamo un’azienda del territorio e non nel territorio. Per questo è essenziale il ruolo di veicolo per far conoscere i luoghi circostanti, in sinergia con Visit San Marino e Visit Rimini».

Nuovi progetti


Diverse le novità in programma. «Per ora non abbiamo vendite online e sottolineo “per ora”» dice abbozzando un sorriso. Tra le progettazioni in cantiere «la possibilità di fare shopping in notturna in più negozi oltre alle sale già esistenti, ora distribuite su un’area di 400 metri quadri, sono dedicate ad acquisti personalizzati con consulenti, fermo restando che esistono aperture serali per tutti fino alle 23 del mercoledì e giovedì».

Corso di formazione
Nei punti vendita lavorano «oltre 200 persone e più in generale i dipendenti, compresi giardinieri e manutentori, sono circa 300», chiarisce ribadendo l’importanza della professionalità per tutti. Tant’è che in collaborazione con la Segreteria di Stato al Lavoro e vari enti è in preparazione un corso rivolto a una ventina di sammarinesi iscritti alle liste di avviamento per formare operatori specializzati nelle vendita al dettaglio. «Abbiamo deciso di posticipare l’inizio con un calendario ad hoc», spiega De Magistris che curerà parte delle lezioni teorico-pratiche, pronta a eliminare «l’alone che grava sul lavoro nei punti vendita considerato a torto “l’ultima spiaggia”, mentre assicura anche sbocchi importanti. Del resto San Marino ha un tasso di occupazione altissima e questo è un corso per supportare con il nostro know-how, nuovi professionisti che – conclude il direttore generale – potranno poi riversare ovunque le competenze acquisite».

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