San Marino, un murale in ogni Castello contro la violenza di genere: come partecipare al concorso

San Marino

Grande partecipazione alla serata pubblica del 5 ottobre scorso contro la violenza di genere, mentre entra nel vivo il concorso sul tema, organizzato da Ucs e Usl. Busignani: «La violenza si vince con messaggi propositivi, non solo con i “J’accuse”».
“Anche i muri lo dicono. Basta con la violenza”. S’intitola così il concorso, patrocinato tra l’altro da 5 Segreterie di Stato, per la realizzazione di 9 murales, uno per ogni Castello, per la valorizzazione della parità di genere ed il contrasto alla violenza.
E da Ucs spiegano: «Occorre unire le forze, creare una vera e propria rete, continuare a parlare ai giovani nelle scuole, creando consapevolezza, migliorando le norme legislative per far sì che le vittime di questa violenza siano sostenute ed assistite in tutti i modi e non restino sole».
Ed è proprio «per contribuire al raggiungimento di tale traguardo - evidenziano - che si è pensato alla realizzazione di questo concorso».
Che propone ai candidati la realizzazione di messaggi visivi su fogli A3 che saranno la base per la realizzazione dei 9 murales realizzati con l’ausilio di esperti. «L’avvio della realizzazione è prevista per il 2022», precisa il presidente di Ucs, Francesca Busignani che ricorda: «Il concorso è aperto a tutti gli allievi dall’Infanzia all’Università, ma anche a cittadini, residenti o soggiornanti fino ai 25 anni d’età». Perché, nota, i giovani possono «seminare spunti di riflessione anche per chi non ha la sensibilità di capire». Davanti ad un muro che si ha «sempre sotto gli occhi – aggiunge - passa molto gente. Perciò i murales, come succede in America o Irlanda, trasmettono messaggi più forti e chiari delle parole. Con impatto immediato. In tal senso i muri non sono barriere ma veicolo di comunicazione e simbolico stop alle violenze che non è mai possibile giustificare». Ma non solo. «Negli anni quel messaggio si potrebbe capire con maggior profondità, con una lettura diversa come capita per una poesia o un film d’autore», spiega, sottolineando: «Si vede anche ciò che si ha negli occhi, la somma delle nostre esperienze». E precisa: «Ci saranno messaggi positivi e propositivi, perché la violenza non si combatte solo con il “j’accuse”».

Come partecipare


Due infatti gli argomenti tra cui scegliere per l’opera: “Anche i muri lo dicono: basta con la violenza” e “Anche i muri lo dicono: insieme per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità”. I costi? «Abbiamo preso contatti e stiamo cercando di fare feedback», chiarisce. Riguardo alle location fa presente che: «Due Castelli hanno in ballo già pensato a luoghi precisi ma in un caso bisogna verificare se sarà possibile, perché qualora siano muri antichi o storici forse si dovrà lavorare su un pannello da collocare in loco». Forse qualche opera sarà affidata «anche ai ragazzi più esperti sempre laddove non ci siano impalcature. E qualche studente di Design potrebbe infine eseguire l’idea dei più piccoli». Domande ed elaborati devono essere inviati entro le 13 del 29 ottobre dsu@unirsm.sm.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui