San Marino, slot machine: incassi decuplicati nel 2025

Slot machine a San Marino, decuplicati gli incassi e potenziati i controlli. È quanto emerso, nei giorni scorsi, dalla riunione della Commissione Finanze, che ha passato in rassegna i dati relativi agli effetti del decreto, adottato nel dicembre 2023, per riorganizzare la disciplina del gioco pubblico, riservando particolare attenzione alle macchinette nei bar. L’obiettivo, oltre all’aumento del gettito nelle casse statali, è anche la lotta contro la ludopatia, un’emergenza sociale che, senza sconti, colpisce uomini e donne di varie fasce di età e estrazione sociale. Il nuovo impianto normativo ha avviato un giro di vite sia tecnico che fiscale per riordinare un sistema prima considerato fuori controllo alla luce di slot appartenenti «a una tipologia obsoleta e non concorrenziale rispetto all’offerta dei paesi limitrofi», non monitorabili e prive di limitazioni per i giocatori. Adesso, al contrario, l’installazione di apparecchi automatici di nuova concezione è consentita solo «in locali pubblici aventi licenza di bar, tabacchi e alberghi nel numero massimo di due per ogni operatore economico». Passando agli introiti, nel primo semestre del 2024, grazie al decreto, lo Stato ha incamerato «227mila euro anziché i 19mila del corrispondente periodo del 2023». Se non si verificheranno colpi di scena, a fine anno entreranno nelle casse statali 440mila euro, cioè dieci volte di più dei 40mila registrati in precedenza. È cambiata la tassazione: prima i concessionari davano una tantum annuale allo stato (circa 2500 euro). Ora invece consegnano il 15% del giocato annuale. A monitorare i dispositivi di ultima generazione provvede l’Ente Giochi: dopo aver aggiornato gli oneri di controllo e vigilanza, «non è possibile perdere più di 50 euro l’ora». A termine di paragone, come riporta il decreto, «gli stessi apparecchi installati in Italia vedono tale limite in 315 euro l’ora». A salutare con soddisfazione il cambio di passo è il consigliere di Rete Emanuele Santi, che plaude sia il lavoro svolto dal vecchio consiglio di amministrazione dell’Ente Giochi, «per aver preso in mano una materia così complessa e delicata», sia il segretario alle Finanze, Marco Gatti, che ha voluto il decreto. Al 30 giugno risultano autorizzate 50 macchinette di cui 33 già installate nei locali pubblici. Prosegue intanto da parte dell’Ente Giochi, non solo il rilascio dei permessi ma anche la promozione del gioco responsabile con nuove campagne di sensibilizzazione, al via dal prossimo autunno anche attraverso la pubblicità sui bus.