San Marino: "Ristoranti tornati a livelli pre-Covid"

«La crisi non travolge i ristoranti del Titano che a Pasqua tornano ai livelli pre- Covid». Lo dichiara il presidente dell’Unione sammarinese operatori del Turismo nonché titolare del ristorante Righi, Luigi Sartini, esausto ma felice, dopo giornate di lavoro intenso. «Nonostante le bollette alle stelle ed i rincari dovuti alla guerra in Ucraina, al pranzo pasquale il turista in visita a San Marino non ha voluto rinunciare», rimarca evidenziando il desiderio diffuso di stare insieme, senza le paure di un tempo. «Complice un meteo superbo, almeno per i ristoranti, si è registrato un afflusso davvero importante ed anzi in perfetta linea con i livelli del tradizionale weekend pasquale prima della pandemia». A sedersi ai tavoli «sono soprattutto italiani, - aggiunge - anche se da due settimane risulta in lieve ripresa la presenza degli stranieri tra cui tedeschi ma anche polacchi e slovacchi. Una novità assoluta? L’arrivo di gruppi di norvegesi. Grandi assenti restano invece i russi e gli americani, - allarga le braccia - mentre non sono stati ancora avvistati i turisti dell’Estremo oriente». Ma non è tutto oro quello che luccica. «Lo scontrino medio risulta in calo (- 10%) com’era prevedibile per l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie ed il carovita», rileva. Diminuite anche le portate richieste, un dato che Sartini definisce però normale per le abitudini alimentari degli ultimi anni che confermano il trend: «pranzo con un piatto si mangia». In aumento invece le spese per i ristoratori «tra materie prime e utenze (+20%)». Tutti rincari che «per ora abbiamo assorbito senza ritoccare i prezzi del menù con la speranza ancora forte – conclude il presidente Usot – che si tratti solo di una situazione transitoria».

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