«Dotare il Paese di infrastrutture moderne, ridurre i costi per lo Stato, garantire sicurezza e qualità dei servizi». Sono questi gli obiettivi del potenziamento della rete mobile e sulle prospettive di sviluppo del settore Tlc (tecnologia delle comunicazioni, ndr) che vengono illustrate dalla Dc, mirando «a una copertura mobile efficiente e uniforme su tutto il territorio».
Dopo il rinnovo della convenzione con il Gruppo Tim, lo scorso dicembre 2023, ad opera della segreteria per gli Esteri, sono state avviate tutte le fasi progettuali e autorizzative relative ai nuovi impianti di copertura, chiariscono da via Delle Scalette, notando che si parte con tre interventi sulla rete mobile. Quello in zona Fiorina, già annunciato nel giugno del 2024, «è stato completato con l’ottimizzazione e la sostituzione degli apparati esistenti».
Ora seguiranno, «grazie al lavoro svolto dalle segreterie Industria e Territorio», gli interventi nell’area adiacente al parcheggio Kursal, in Città località Murata, e a Domagnano, nella zona adiacente al cimitero. «Il sistema di “roaming nazionale” assicurerà così la copertura della rete anche agli utenti di altri operatori telefonici». Il tutto a costo zero per lo Stato visto che gli interventi saranno in toto a carico della Tim. Entro l’anno, proseguono gli esponenti del governo, sarà concluso anche il cablaggio integrale della rete in fibra ottica. «San Marino diventerà così uno dei primi Paesi, se non il primo, completamente serviti da infrastruttura Ftth (Fiber TO The Home). Questo progetto, che iniziò nel 2012, voluto con forza dalla Dc è stato ottenuto grazie al forte investimento pubblico dell’azienda per i servizi pubblici». Si prevede il graduale passaggio di tutti i contratti sulla rete fibra pubblica affidando la gestione tecnica a Tim, «con condizioni nettamente vantaggiose per lo Stato, e mantenendo l’infrastruttura totalmente nella proprietà pubblica». Il prossimo step riguarderà invece la custodia e la gestione dei dati, «per i quali è in fase di definizione un progetto che prevederà la realizzazione di un data center in territorio e la costituzione di una società pubblica che si occuperà della gestione in territorio garantendo sicurezza e sovranità in rapporto all’utilizzo dei dati dei cittadini».