San Marino, raffica di prelievi con la carta di credito: rubati a una ragazza 1.700 euro

San Marino

Frode informatica sulla carta di credito, trafugati 1.700 euro. Non le hanno prosciugato il conto in un colpo solo ma prelevato piccole somme un po’ per volta: accortezze che però non sono servite a farla franca.

Alla giovane sammarinese finita nel mirino di truffatori digitali, è stato subito chiaro che qualcosa non andava, perché utilizzava poco o nulla la sua carta di credito Bkn 301.

Della vicenda in cui si è trovata invischiata ha subito allertato la Gendarmeria sporgendo denuncia la scorsa settimana. La raffica di prelievi fino ad arrivare alla cifra di 1.700 euro ha innescato l’attività investigativa tuttora in corso. Del caso si stanno occupando la brigata competente del castello dove vive la ragazza e la polizia giudiziaria della gendarmeria, che è l’equivalente della polizia postale italiana. I contorni del quadro sono ancora da chiarire per ricostruire in che modo i malviventi siano riusciti a impadronirsi dei dati personali della malcapitata. Non si tratta però di un caso isolato. Anzi.

Problema annoso

Le prime segnalazioni di truffe, ai danni delle carte di credito, risalgono a maggio 2021, a fronte di un’escalation impressionante di casi. Uno scenario che ha spinto le assoconsumatori del Titano, tra cui Ucs (Unione sammarinese consumatori) a organizzare incontri con le banche ma anche campagne informative dedicate, in sinergia con le forze dell’ordine. Sul tavolo anche la richiesta di risarcimenti per i cittadini truffati. Gli importi sottratti variano in base al plafond della carta, ma la raccomandazione è univoca: non fornire mai dati personale a sedicenti operatori telefonici, né aprire link sospetti che rimandano ad un sito.

«Il malvivente di turno – aveva chiarito Ucs - proverà a convincervi che stanno agendo nel nostro interesse, fingendosi del nucleo anti frode della compagnia, o istituto di credito, dicendoci che c’è un’operazione da migliaia di euro fatta da chissà chi che ci verrà addebitata e che occorre bloccarla con urgenza. Sono solo trucchi per impaurirci ed indurci a consegnare dati che la nostra banca, o il gestore della nostra carta non chiederebbe mai». In caso di dubbi, il consiglio è sempre lo stesso: telefonare alle autorità di polizia.

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