San Marino, "pochi parcheggi e zero bus a Serravalle"

San Marino

«Riduzione dei parcheggi per i clienti e zero corse dei bus. Se l’intenzione è far chiudere i negozi, siamo sulla strada giusta». Si accende la protesta dei commercianti del Centro storico di Serravalle, mentre parte la raccolta firme per impedire anche l’introduzione del senso unico in via Balducci. «Già ci ha pensato il Covid a metterci in ginocchio, – esordisce il portavoce dei commercianti del Castello, che conta circa 11mila abitanti - ora ci mancava solo questa situazione». Del resto sul «tema della viabilità – commenta - si va avanti a forza di delusioni». Nel frattempo «i negozi che alzano le saracinesche, anche lungo via Gustavo Babboni, sono all’incirca una decina, dopo le due recenti chiusure dovute anche a motivi di salute». Fatto sta che alla fine della fiera, «ci siamo decisi a fare petizioni pubbliche perché sembra di dover dialogare tra non udenti».

Ma quali sono le maggiori problematiche? «Tanto per cominciare i parcheggi, visto che negli ultimi 6 mesi sono venuti a mancare una decina di posti auto, senza alcuna spiegazione». Oltre al danno la beffa, afferma, perché «davanti al negozio di Alimentari hanno piazzato anche dei vasi, impedendo di fatto la sosta dei clienti, scoraggiati peraltro da possibili multe». Ed allarga le braccia: «Se l’intenzione è far chiudere gli esercizi commerciali, la strada è quella giusta». Tanto più perché «da alcuni anni i bus non passano più dal Centro. Sicuramente siamo l’unico Paese al mondo che opta per una scelta di questo tipo che penalizza tutti». Ma il peggio è, incalza il referente del gruppo, che le «istituzioni abbiano in progetto di introdurre il senso unico in via Balducci». Al riguardo il commerciante non ha dubbi: «Serve un confronto urgente». Dove avanzare anche la proposta per restituire linfa al salotto buono di Serravalle. Ovvero: «Riaprire dopo anni le porte del Paese, al bivio Music-in, caricando tutto il traffico alla rotatoria del centro sportivo. Intanto – nota speranzoso - la raccolta firme partita oggi (ieri ndr), ne conta già una trentina». L’auspicio? «Un dialogo sereno e costruttivo ,per trovare soluzioni concordate, sennò – preannuncia - faremo sentire pesantemente la nostra voce».

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