San Marino, nuovo ospedale: "Già 15 manifestazioni di interesse"

Approvato il Bilancio 2023 con 32 “sì” e 15 voti contrari. Nel corso di una maratona notturna, conclusa cinque minuti prima delle due di giovedì notte, la finanziaria ha strappato l’approvazione.

Nella lista degli interventi, all’articolo 8, spiccano sovvenzioni per la sistemazione dei Centri sanitari di Borgo e Murata, ma anche per la colonia di Pinarella, nonché la rigenerazione della ferrovia nel tratto Borgo maggiore - piazza ex Stazione e della superstrada. Sul tavolo anche infrastrutture da disegnare entro il 2023 e mettere in cantiere nell’anno successivo, in primis l’Ospedale di Stato, oltre al Museo e un nuovo volto da assicurare all’ex Cinema Turismo. Quanto all’Ospedale, è in programma l’emissione di un bando per il suo finanziamento. Nel frattempo, come fanno presente Stefano Canti e Marco Gatti, segretari rispettivamente al territorio e alle finanze sono già 15 le manifestazioni di interesse per il nosocomio, di cui 5 prestigiose. Una prospettiva che non spegne i malumori della minoranza.

C’è baruffa nell’aria

A infiammare il dibattito provvede il cosiddetto “milledeleghe” che vede il dipanarsi di 38 decreti attorno a un solo articolo. Uno scenario che non convince l’opposizione, perché verrebbe depauperata la funzione legislativa del Consiglio, con problematiche legate alla costituzionalità. Immediata la replica della maggioranza che rammenta che ogni decreto dovrà essere ratificato dal Consiglio.

Qua la mano

Tra le novità, all’articolo 19, il decreto delegato che entro il 31 dicembre 2023 darà una mano a nuclei familiari e aziende, messe in ginocchio da utenze alle stelle. L’opposizione lamenta che la richiesta di tempistiche più veloci è caduta nel vuoto, ma Gatti ribatte che così saranno più semplici interventi successivi. Intanto sarà demandata al Congresso la stesura, entro il 31 marzo, di un progetto di legge per introdurre nel codice penale il reato di traffico d’influenza accrescendo le pene nei casi di amministrazione infedele e appropriazione indebita ai danni dello Stato.