San Marino, molestie dell’ex reggente, dichiarato inammissibile il ricorso: scatta la multa

San Marino

Molestie a palazzo, dichiarato inammissibile il ricorso in terza istanza. Multa di 2mila euro a carico dell’ex reggente Simoncini oltre al risarcimento del danno alla parte lesa, all’Authority Pari Opportunità e all’Eccellentissima Camera. Si chiude con la conferma della decisione di appello il processo a Giacomo Simoncini, già salito alla suprema magistratura (in coppia con Francesco Mussoni dal 1° ottobre 2021 al 1° aprile 2022) e accusato di violenza privata e atti indecenti dopo la denuncia presentata da una dipendente della segreteria istituzionale. Era il marzo 2022 quando Simoncini, allora 27enne, chiamò la segretaria nell’ufficio della reggenza con la scusa della zip dei pantaloni rotta, anziché rivolgersi alla figura preposta per simili emergenze, il cosiddetto donzello, e si spogliò davanti a lei dalla cintola in giù. Solo una volta terminato il semestre, quindi ad aprile, come previsto dalla normativa, la donna presentò denuncia e l’accusato, conclusa l’indagine, finì alla sbarra. Seguì, nell’ottobre del 2023, la condanna per atti indecenti e il risarcimento alla vittima in primo grado. L’imputato è stato invece assolto dal reato di violenza privata. Approdato in appello, nel settembre 2024, il procedimento ha registrato la conferma dei fatti e della condanna con l’aggiunta del risarcimento anche a Eccellentissima Camera e Authority pari opportunità.

Al fianco dell’ex Capo di Stato più giovane del mondo sono scesi in campo i legali Stefano Pagliai e Gian Nicola Berti, dall’altra parte dell’aula, a difesa della vittima, l’avvocato Antonella Mularoni. Che, contattata, esprime la soddisfazione della sua assistita «anche perché, come spesso accade in questo tipo di reati, per l’intera durata del processo c’è il tentativo di screditamento della vittima. Il reato specifico di molestie sessuali - chiarisce - non esisteva al momento della commissione del reato. Si è confermata l’assoluta veridicità di quanto affermato. Il che si traduce in una multa di 2mila euro, oltre al risarcimento (che sarà determinato in sede civile) del danno alla parte lesa, Authority pari opportunità e Eccellentissima Camera e al pagamento delle spese legali». Ma non solo. Adesso riprenderà il suo iter anche il sindacato della Reggenza, procedimento speciale istituito nel 1499 e riservato ai Capi di Stato del Titano, finora sospeso, in attesa della sentenza definitiva.

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