San Marino, la Diocesi sul caso del pedofilo: «Ha frequentato alcune attività ma senza ruoli di responsabilità o animazione»

SAN MARINO. Anche la Diocesi di San Marino-Montefeltro prende la parola sulla vicenda legata al caso di Steven Raul James, condannato in via definitiva in Italia per atti sessuali e violenza sessuale aggravata su quattro bambini di dieci e undici anni.
«La Diocesi di San Marino-Montefeltro, la Parrocchia di San Marino Città (Murata) e la Comunità dei Salesiani», si legge in una nota firmata da Diocesi di San Marino-Montefeltro, Ufficio Stampa e Comunicazioni Sociali Parrocchia di Murata e Comunità Salesiana, «esprimono il loro sconcerto per le notizie che affollano la cronaca di questi giorni e che, in maniera ingiustificata e inopportuna, vorrebbero coinvolgere il Vescovo e una realtà educativa di riferimento e preziosa per tante famiglie della Repubblica, in una vicenda cui gli stessi sono del tutto estranei»
«Si è appreso», prosegue la nota «con stupore e amarezza che un giovane, il quale ha frequentato alcune attività dell’Oratorio dei Salesiani – senza mai ricoprire alcun ruolo di responsabilità o di animazione – è oggi destinatario di provvedimenti dell’autorità giudiziaria italiana per aver commesso gravi delitti nei confronti di alcuni minori, al di fuori delle nostre realtà. La Diocesi e la Comunità Salesiana non hanno mai avuto alcuna notizia del procedimento a suo carico, né della condanna, tantomeno sono mai emersi segnali riconducibili ai comportamenti per i quali è stato condannato. La Diocesi, peraltro, particolarmente attenta ai temi in questione, da diversi anni ha attivato il “Servizio diocesano Tutela dei minori e delle persone vulnerabili”, istituendo un vero e proprio Centro di Ascolto, ed ha emanato il Vademecum delle “Buone prassi di tutela di prevenzione e tutela dei minori in parrocchia” di cui presidia il concreto rispetto e l’attuazione. Analoghe misure a protezione dei minori sono state assunte dai Salesiani e mai alcuna segnalazione è a essi pervenuta. L’Oratorio Salesiano, fedele al “metodo preventivo” di Don Bosco, basato su ragione, religione e amorevolezza, accoglie da sempre bambini e ragazzi in un contesto educativo sereno e protetto. Lo svolgimento delle attività è affidato ad animatori ed educatori debitamente formati, che hanno sempre vigilato e continuano a vigilare con attenzione sui giovani partecipanti».
Le vicende personali di un singolo non devono offuscare il valore di una intera comunità educativa che, da sempre, accompagna i ragazzi e sostiene le famiglie con accoglienza, cura e responsabilità».
«La Comunità Salesiana e la Parrocchia di Murata», conclude la nota, « ribadiscono quindi il loro impegno a custodire con responsabilità i minori loro affidati e la fiducia delle famiglie e ad accompagnare i giovani con lo stile di Don Bosco: accoglienza, cura e speranza».