San Marino, l’amarezza di Jenny: “Tre anni di cantiere davanti al mio fast food salutistico”

San Marino

«Io vessata da tre anni per lavori che si svolgono davanti alla mia attività». L’accesso privato al suo ristorante verrà chiuso, ancora una volta senza preavviso o comunicazione né dalla giunta del Castello di Domagnano né da parte delle autorità competenti. «La mia non è una polemica, ma solo una riflessione civile», esordisce Jenny Moretti, titolare di “Buonissimo per natura”, una piccola attività ristorativa aperta nel 2011e affacciata sulla superstrada. Da tre anni ormai, quest’imprenditrice fa i conti con le criticità causate dai lavori per la rotonda che si svolgono davanti alla sua vetrina. «Parlo per me - specifica subito - ma credo che la medesima situazione sia vissuta anche dalle altre imprese della zona, inclusa la parrucchiera che ha chiuso in via temporanea trovandosi con l’accesso bloccato». Nel 2022 la giunta ha illustrato il progetto su cui poi, questo il j’accuse, è calato il silenzio. «Finora ho scelto la pazienza e la collaborazione ma ora mi sento di dire la mia, fermo restando che non metto in discussione la modalità dei lavori né gli eventuali imprevisti o problemi del cantiere ma solo la mancata comunicazione». I dati intanto parlano chiaro. Nell’ultimo triennio, in corrispondenza degli interventi: le vendite sono diminuite «del 10-15%» visto che il suo è un fast food salutistico dove asporto e consegne sono fondamentali; «i fornitori hanno avuto difficoltà a accedere, i clienti hanno rinunciato e i dipendenti si sono trovati in condizioni logistiche impossibili». A differenza di altri Stati, aggiunge ancora, «sul Titano manca un’etica professionale e civile da parte di chi dovrebbe tutelare il tessuto economico locale. Occorrono quindi dei corsi destinati a dirigenti e figure preposte con funzioni applicative». Da ultimo lancia un messaggio per i giovani che sognano di mettersi in gioco. «Se siete senza capitali a perdere, senza spalle coperte ma con voglia di fare e competenze vere, vi dico con trasparenza: attendete, guardate altrove, non avviate progetti senza tener conto di come la pubblica amministrazione si muove e collabora. Il progetto Paese attuale – conclude - non è costruito per voi».

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