In 8mila scendono in piazza contro la riforma Igr. Bandiere in spalla e megafoni in mano i manifestanti hanno sfilato, nella mattinata di ieri, sul Pianello, in uno sventolare di cartelli (“Vogliamo vivere, non sopravvivere”; “Il futuro non si tassa si difende”; “Equità e solidarietà: a quando?), tra slogan scanditi a pieni polmoni e rullio di tamburi. Il corteo si è prima fermato davanti alla segreteria Finanze, per poi approdare in una piazza della Libertà già gremita. «Pieno successo anche per il secondo sciopero generale contro la Riforma Igr», hanno dichiarato Enzo Merlini, Milena Frulli e Francesca Busignani, segretari generali rispettivamente di Csdl, Cdls e Usl. «Un risultato al di sopra delle aspettative», hanno evidenziato davanti a quasi 8mila persone che, a due settimane dalla precedente mobilitazione, hanno di nuovo riempito piazza della Libertà. «Fatevi, facciamoci un applauso! - ha esordito la segretaria Usl Francesca Busignani -. Siamo tornati, e per la seconda volta in pochi giorni abbiamo riempito la piazza nuovamente. Hanno provato di tutto, ma noi siamo ancora qui, e non molliamo». «Fermate la Commissione, chiedete scusa alla gente e ricominciate da zero».
«Una battaglia che deve essere vinta - ha tuonato Frulli - è un investimento per il futuro». È quindi intervenuto Merlini: «Su questo provvedimento negli ultimi giorni abbiamo voluto verificare anche gli effetti sui lavoratori autonomi e le imprese individuali. Categorie che si ritroverebbero a beneficiare di uno sconto fiscale che va da 850 a oltre 1.200 euro in meno all’anno. In Congresso di Stato i commercialisti e gli avvocati sono 4 su 10. Hanno dunque votato un provvedimento per fare uno sconto a se stessi, e contestualmente aumentare le tasse ai propri dipendenti: Chiedo che il Governo rassegni le dimissioni davanti a un comportamento senza ritegno», ha chiuso la riflessione il segretario Csdl.