San Marino, il pieno torna a costare meno: sconto del 15% da aprile

San Marino

«Un doveroso ascolto dei problemi della collettività». Accredito Smac per carburante: dal 1° aprile la scontistica passa da 10 a 15 centesimi al litro. Intanto le accise ritornano alle cifre del 23 marzo 2022, ma il risparmio c’è ancora. Lo comunica la Segreteria di Stato per le Finanze, alla luce del decreto delegato 55 dello scorso 23 marzo. A partire dal 1° aprile lo sconto per l’acquisto di prodotti petroliferi, presso i distributori aderenti al progetto San Marino card, è corrisposto nella misura di 15 centesimi di euro per litro, anziché 10 centesimi al litro. Nello specifico, si prende a riferimento il prezzo della benzina verde, in modalità servito, mentre per gli operatori che non offrono tale modalità di servizio, la base del calcolo è riferita al prezzo medio giornaliero, che verrà comunicato dagli altri aderenti al progetto. Solo la punta dell’iceberg, come spiega il referente della categoria, nonché coordinatore di Usc (Unione sammarinese commercianti) Luca Fabbri. «Dal prossimo 1° di aprile cambierà tutto – esordisce –. Anche le accise ritorneranno in linea con il Decreto 195 del 2011». Niente panico però per gli abitanti delle zone limitrofe che spesso scavallano il confine per far rifornimento. «Il risparmio ci sarà comunque – chiarisce ancora Fabbri – anche in assenza di Smac card, e andrà dai 5 ai 10 euro su un pieno alla pompa di 50 litri». Dati alla mano dal primo al 31 marzo «si risparmiavano invece dai 10 ai 15 euro». E andando a ritroso dal 1° al 28 febbraio scorsi restavano nel portafoglio «dai 15 ai 20 euro».

Buon auspicio

Tornando alla Smac Card, Unione sammarinese lavoratori e Unione consumatori sammarinesi accolgono la notizia con piacere commentando così: «Pare di cogliere il segnale di una politica più attenta alle esigenze dei cittadini che in questo modo potranno risparmiare qualcosa. «Si tratta di un primo passo – continuano le due associazioni – e l’auspicio è che ne seguano molti altri tra cui quelli non più procrastinabili». Poi Ucs e Usl fanno la conta dei danni: «I rincari generalizzati, le bollette impazzite, i problemi legati alla Sanità hanno messo a dura prova i sammarinesi. Inoltre – incalzano ancora – c’è stata una grande perdita di fiducia da parte dei consumatori e lavoratori che spesso si sono sentiti soli nell’affrontare mille difficoltà. Da qui l’invito delle due sigle: «È quindi urgente tornare a sentirsi comunità. Una comunità dove – vanno al punto – i cittadini siano pienamente tutelati nei loro diritti».

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