Molestie a palazzo, attesa a breve la sentenza del Sindacato della reggenza. Sembra destinata a chiudersi la vicenda che si trascina sul Titano da oltre tre anni e mezzo. A segnalarlo è Karen Pruccoli dall’Unione donne sammarinesi. «Pare che la sentenza verrà emessa tra qualche settimana, e comunque prima della fine dell’anno. Non abbiamo notizie più precise. Questo tempo di attesa - conclude - fa pensare».
San Marino, caso Simoncini verso l’ultimo atto: attesa per il Sindacato della reggenza
Un passo indietro
Questi i fatti. Era il marzo 2022 quando il reggente Giacomo Simoncini chiamò la segretaria nell’ufficio con la scusa della zip dei pantaloni rotta, anziché rivolgersi alla figura preposta per simili emergenze, e si spogliò davanti a lei dalla cintola in giù. Solo terminato il semestre, come previsto dalle norme, la donna poté presentare denuncia e l’accusato dopo l’indagine finì a processo. Seguì, nell’ottobre del 2023, la condanna “per atti indecenti” e il risarcimento alla vittima in primo grado. Poi l’assoluzione dal reato di violenza privata. Approdato in appello, nel settembre 2024, il procedimento ha registrato la condanna nell’agosto scorso con l’aggiunta del risarcimento anche a Eccellentissima Camera e Authority pari opportunità.
Ora per Simoncini, all’epoca dei fatti il più giovane capo di Stato al mondo, sarebbe alle battute finali anche l’azione di sindacato, procedimento speciale istituito nel 1499 e riservato alla reggenza del Titano. Il Collegio Garante allora sospese il giudizio, stabilendo di attendere l’esito del procedimento penale. Da qui la riflessione di Uds: «Il nostro impegno non è accanimento contro un singolo bensì il bisogno di creare consapevolezza su quali siano i limiti del rispetto reciproco».
Caso pedofilo
Nel frattempo si è registrato un colpo di scena nel caso del pedofilo sammarinese arrestato nei mesi scorsi a Riccione. Di recente in una seduta del Consiglio, Matteo Zeppa (Rete) ha segnalato «che almeno 4 persone erano al corrente dei fatti già nel 2021». Una dichiarazione che ha provocato la reazione del comitato Genitori sammarinesi: «Se quanto emerso è vero, siamo di fronte a una responsabilità istituzionale e morale gravissima, perché la tutela dei minori dovrebbe essere un principio inviolabile».