San Marino, Banca Cis: titoli dei clienti in pegno, condannati direttore e vice direttore

San Marino

Banca Cis, titoli della clientela dati a pegno: assolto l’ingegnere Grandoni, condanna per l’ex direttore Guidi e l’ex vicedirettore Mularoni.

Arriva un’altra sentenza, stavolta di primo grado, nella complessa Galassia Cis, una controversa vicenda dalla fortissima eco mediatica che si trascina da anni. Ma prima facciamo un passo indietro.

I “processi Cis” a San Marino si riferiscono a una serie di procedimenti giudiziari legati alla gestione di Banca Cis (Credito industriale sammarinese) e al suo crack finanziario, un evento che ha portato alla nazionalizzazione della banca nel 2019 e a diversi processi giudiziari. Processi che coinvolgono ex vertici e funzionari della banca, accusati a vario titolo di reati finanziari, come frode ed appropriazione indebita ma anche, è il caso dell’ultima sentenza, dell’uso di titoli dei clienti privati, all’oscuro dell’intera faccenda, come garanzıa per ottenere crediti da banche del Lussemburgo e delle Bahamas. Nella stratificazione di procedimenti si rilevano anche ricorsi pendenti, inclusi quelli presentati dagli ex correntisti alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Ultima sentenza

Nei giorni scorsi, dopo quasi due ore di camera di consiglio, il commissario della legge ha dichiarato prescritti alcuni capi di imputazione che prevedevano l’accusa di frode nell’esecuzione dei contratti, condannando l’ex direttore e già amministratore delegato, Daniele Guidi per gli altri reati a lui contestati, ossia “confusione di patrimoni” e “appropriazione indebita”. Per lui 4 anni di prigionia, 60 giorni di multa pari a 18mila euro, 5 anni di interdizione oltre al pagamento delle spese di giustizia.

Pena più soft per l’altro imputato al quale è stata riconosciuta l’attenuante. Cosi l’ex vice direttore Marco Mularoni è stato condannato a 8 mesi di prigionia e alla multa di 1.500 euro con 2 anni e 6 mesi di interdizione più le spese, sebbene gli siano stati concessi i benefici della sospensione della pena e della non menzione. Ma non finisce qui: sia Guidi che Mularoni dovranno inoltre risarcire i danni patrimoniali (e non) all’Eccellentissima Camera e non patrimoniali all’Iss (istituto sicurezza pubblica) e a Sga (società gestione attivi).

A chiusura è giunta l’assoluzione per l’ingegnere Marino Grandoni. Si preannuncia il proseguimento della battaglia legale tramite l’appello.

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