San Marino alle urne: la Dc si conferma primo partito del Paese

San Marino

Elezioni sul Titano, i risultati parziali incoronano Dc e Alleanza riformista. Scrutinate 14 sezioni su 29 (compresi tutti i seggi esteri), nella tarda serata di ieri, faceva la parte del leone la Dc con il 29,62% (rispetto al 33,35 totale del 2019). In coalizione con Alleanza riformista (9,70%) si aggiudica una fetta del 39,32%. Sul secondo posto del podio, anche se la cautela è d’obbligo, campeggiava la coalizione Libera-Ps (16,88%) con Psd più che raddoppiato (14,68%) per un totale del 31,46%. Seguono Rf al 10,38%, Motus al 7,95% (rispetto al 6,19% del 2019). Si smarcano dal filo dello sbarramento la new entry Demos al 5,41% e Rete che prima della mezzanotte è al 5,03% con un vistoso calo rispetto al 18,23% nella scorsa tornata. Dati parziali ma che alzano il velo sugli umori degli elettori.

Calo dell’affluenza

San Marino è tornato alle urne ieri in contemporanea con le elezioni europee. L’affluenza è stata del 50,70% su un totale di 38.338 elettori, di cui il 76,98% interni distribuiti su 32 sezioni elettorali e il 9,73% esteri spalmati su 8. Il calo rispetto alle passate elezioni, che tuttavia avvennero l’8 dicembre 2019, lontano dalle ferie estive, è del -5,03%. Castello più virtuoso risulta quello di Montegiardino con l’83,43%, agli antipodi Serravalle con il 75,43%. L’unico in cui si registra un aumento dei votanti, rispetto al 2019, è Chiesanuova.

Rumor e frecciate

Che 20 giorni siano un tempo troppo breve per una campagna elettorale degna di questo nome trova d’accordo vari partiti, in primis Libera. Un tema su cui anche la Dc auspica una riforma sostanziale per disciplinare il tema, mentre Rete mette in guardia sul rischio di disaffezione politica che il nodo provoca nella cittadinanza. Scintille, infine, sul presunto allontanamento di qualche esponente di Ar dallo stato civile, registrato ieri, e negato seccamente dal partito.

Un po’ di cifre

Rispetto a 5 anni fa, gli aventi diritto sono cresciuti da 34.538 ai 38.338 di quest’anno. Numeri che pesano, e non poco, sul trend in calo. Nel dettaglio i potenziali elettori esteri sono passati da 11.797 a 14.979 mentre gli interni da 22.741 a 23.359. In ballo 289 candidati e 8 liste (Alleanza riformista 33 candidati, Demos 18, Domani Motus Liberi 42, Libera-Ps 52, Movimento Rete 20, Dc 52, Partito dei socialisti e democratici 31 e Repubblica futura a quota 43). Due, invece, le coalizioni (Libera/Ps – Psd da un lato e dall’altro “Democrazia e libertà” che racchiude Dc e Alleanza riformista, oltre a Noi sammarinesi, Movimento ideali socialisti ed Elego).

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