San Marino. Aggredita sul luogo di lavoro, il responsabile licenziato 24 ore dopo

Aggredita sul luogo di lavoro, il responsabile licenziato 24 ore dopo l’episodio. Sei giorni di prognosi per la 62enne. A ricostruire le ultime battute della vicenda che ha sconcertato San Marino è la Cdls che aveva segnalato come l’aggressore avesse continuato a lavorare sino a fine turno, senza che i titolari della ditta adottassero alcun provvedimento.
I fatti
A quattro giorni «dalla brutale aggressione», l’operaia di 62 anni residente in Valmarecchia ha sporto denuncia alla gendarmeria ripercorrendo quanto avvenuto la mattina del 10 luglio quando un collega, a cui si era rivolta, prima ha inveito contro di lei per poi stringerle le mani attorno al collo. A scongiurare il peggio la prontezza di altri due dipendenti accorsi subito per fermarlo. L’aggressore ha reagito sbattendo la donna contro un macchinario, gesto che le ha procurato un trauma alla testa (poi giudicato guaribile in 6 giorni) oltre a farle perdere i sensi. Il frontaliere, coetaneo della vittima, ha continuato a lavorare secondo il suo orario, come nulla fosse, mentre la donna veniva trasportata al pronto soccorso a sirene spiegate. Una vicenda «sconcertante» per la Confederazione democratica dei lavoratori sammarinesi che ha denunciato l’accaduto. La svolta è arrivata a distanza di 24 ore quando l’azienda, che non aveva da subito proceduto alla sospensione cautelare, ha deciso di licenziare il dipendente. Netta la posizione della segreteria di Stato al Lavoro che ha dichiarato come «la violenza di genere, quando si manifesta nel contesto professionale, non solo lede la persona ma mina i fondamenti stessi della convivenza civile e i principi di equità». Da qui l’auspicio «che la magistratura possa ricostruire con meticolosità l’accaduto fornendo il quadro probatorio necessario per ogni successiva determinazione e per tutelare appieno la vittima».
Il caso è finito al centro del Tavolo tecnico convocato ieri dal segretario Alessandro Bevitori, per aggiornare gli strumenti normativi del “Piano nazionale pluriennale sull’eliminazione di violenza, molestie e discriminazioni nel mondo del lavoro”. Tra le proposte di modifica anche quelle che prevedono l’allontanamento cautelare dell’aggressore dal posto di lavoro.