Pdcs a raccolta sulle emergenze di San Marino. "Governare non significa comandare"

San Marino

SAN MARINO. «Governare non è comandare. Le risposte migliori nascono dalle condivisioni». Con un titolo provocatorio rivolto ad esecutivo e maggioranza, si apre domani la due giorni di Conferenza programmatica del Pdcs, al centro congressi Kursaal.

Le micro conferenze

Da via delle Scalette, i vertici del primo partito di opposizione presentano l’evento che, come spiega il Segretario Gian Carlo Venturini, esce dagli schemi tradizionali poiché non si svilupperà come una condivisione interna di elaborati. «Vorremmo lanciare il messaggio che la Democrazia cristiana è pronta a mettersi in discussione - spiega il Segretario - per cercare di essere sempre più in mezzo alla gente, alle realtà sociali ed economiche». Quindi l’evento al Kursaal si articolerà in «micro conferenze in cui i nostri gruppi di lavoro - prosegue Venturini - chiederanno il contributo attivo delle forze sociali, economiche e politiche».

Cambiano le emergenze

Il presidente di via delle Scalette Luca Beccari marca la differenza dall’ultima conferenza programmatica del marzo 2016: «Sembra passata un’eternità, il Paese aveva alcune priorità e problematiche oggi tutto è cambiato - sottolinea - in due anni si sono seguiti una serie di eventi che hanno portato il Paese interrogarsi su temi ed emergenze diverse». E rispetto la conferenza programmatica di due anni fa, in cui il partito delineava linee di azione a porte chiuse, nel prossimo week end «si vogliono creare nuovi ambienti - prosegue - per trattare e coinvolgere non solo gli aderenti, ma anche espressioni della società civile, categorie e rappresentanti del mondo economico». In definitiva, «cerchiamo di essere meno autoreferenziali possibili, non si parte già da una ricetta - rimarca - ma con basi attorno le quali lanciamo confronto e dialogo al paese».

Le proposte condivise

Il capogruppo Alessandro Cardelli ripercorre da dove nasce l’esigenza di confronto: «Siamo ora una forza di opposizione, ma l’aspetto che ci caratterizza è quello di fare proposte, ma nel corso della legislatura non siamo mai stati ascoltati da governo e maggioranza - chiarisce - allora ci siamo rivolti ai cittadini, alla società civile, ad associazioni sindacali e categoriali e vogliamo scrivere insieme proposte condivise con il Paese». In questo modo, gli elaborati sui diversi temi - pensioni, sanità, sviluppo, turismo - saranno redatti in corso d’opera. Ma Cardelli guarda avanti, sottolineando infine l’importanza dei contenuti durante i lavori: «La prossima coalizione sarà fatta sulla base di punti e progettualità e sotto questo aspetto la conferenza programmatica è fondamentale».

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