Ccr allargato, la maggioranza a San Marino: «Vendita di Npl darà nuova liquidità alla Cassa»

San Marino

SAN MARINO. «Un incontro che non aveva l’obiettivo di convincere nessuno, ma di fornire ulteriori elementi a tutte le forze politiche per arrivare pronti e consapevoli alla decisione che sarà presa nella Commissione Finanze che si svolgerà prima della scadenza fissata per il 31 ottobre». Così Matteo Ciacci ha motivato la riunione del Comitato per il Credito Risparmio svoltasi ieri e allargata anche ai membri di opposizione, nella conferenza stampa che ha tenuto insieme agli altri capogruppo di maggioranza.

Un incontro che aveva lo scopo di fare luce e approfondire ulteriormente gli aspetti tecnici della vendita del pacchetto di crediti Delta.

«E’ la prima volta – ha sottolineato Ciacci – che il Ccr viene aperto all’opposizione. Non è una cosa casuale, sia perché l’operazione Delta è un’operazione sistemica e quindi crediamo che debba essere dato un contributo da parte di tutti, sia perché in una fase così delicata, la maggioranza e il Governo intendono dare una sterzata e dimostrare la volontà di affrontare tutte le difficoltà che ci troviamo di fronte con un forse senso di responsabilità, analizzando i dati e comprendendo quali sono le scelte migliori da fare».

«Tutte le valutazioni politiche sono legittime, ma tralasciano gli elementi puramente tecnici. Oggi abbiamo potuto appurare anche da Banca Centrale tutta una serie di elementi che saranno utili in vista della Commissione Finanze».

In primis, spiega Ciacci, «che con la vendita del pacchetto Delta si originerebbe nuova liquidità per Cassa di Risparmio; in secondo luogo che la vendita porterebbe un miglioramento di tutta una serie di parametri, tra cui quello legato al patrimonio di vigilanza, che è particolarmente attenzionato da Banca Centrale; inoltre, che la valutazione sui crediti è una valutazione interessante e di buon livello e questo è un dato evidente. Alla luce dei sei pareri e alla luce del Ccr di oggi credo sia onesto intellettualmente riconoscere che non sia giusto parlare di svendita del pacchetto, ma più opportunamente di una vendita. Oltre a questo bisogna considerare che il rischio sulle patronage e fideiussioni è un rischio che è indipendente dalla vendita o meno e che, oltre tutto, ci sarebbero degli impatti negativi in caso di diniego dell’offerta. Qualora si arrivi ad una vendita sarà una vendita ponderata e tecnicamente supportata».

Ciacci, in chiusura, ha aggiunto un elemento importante.

«Crediamo che sia opportuno mantenere aperto il tavolo di oggi, perché su questi temi e sulle prospettive crediamo sia utile provare ad ottenere una condivisione più ampia possibile».

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