Insegnanti subito in sciopero a San Marino, protesta contro il decreto Podeschi

San Marino

SAN MARINO. Gli insegnanti di tutti gli ordini scolastici scendono dalle cattedre martedì prossimo, 18 settembre. La decisione è stata presa ieri sera, nel corso della riunione dei docenti al Teatro Concordia di Borgo, di concerto con le Federazioni Pubblico Impiego Csdl-Cdls e con la Csu. Nel dettaglio, lo sciopero si conterrà in due ore per tutto il personale docente per ogni turno individuale. In una nota, la Csu spiega le modalità dell'astensione dal lavoro di chi aderirà: nella scuola secondaria superiore, nella media inferiore e nella scuola dell'infanzia, le prime due ore dell'orario di lavoro di ciascun insegnante. Mentre nella scuola elementare, le prime due ore per gli insegnanti che iniziano il turno del mattino all'apertura delle lezioni, le ultime due ore per tutti gli altri. «È uno sciopero per dire un forte no al Decreto n. 83 del 2018 sulla scuola approvato dal Governo - sottolinea la Csu - che prevede interventi sul personale scolastico e va ad incidere negativamente sulla didattica, e in generale per difendere la qualità dell'offerta formativa». Il sindacato stigmatizza quindi la scelta del governo e della Segreteria presieduta da Marco Podeschi di aver fatto interventi sulla scuola in piena estate «facendo calare dall'alto decisioni che vanno a modificare l'offerta formativa e didattica senza condividere con il corpo docente tali provvedimenti». Contestualmente allo sciopero di due ore di martedì 18 settembre, gli insegnanti richiederanno un incontro con i capigruppo di maggioranza e opposizione, riuniti a Palazzo Pubblico dove sarà in corso la sessione consiliare di settembre.

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