San Marino piange Valducci, addio al patron di Valpharma

San Marino

SAN MARINO. Se ne è andato a 85 anni, lasciando il complesso aziendale costruito durante una vita in mano alla figlia Alessia. Roberto Valducci, il padre del gruppo sammarinese Valpharma, si è spento ieri, tra l’affetto dei famigliari, dopo una breve malattia. «Ci lascia un uomo virtuoso, un imprenditore illuminato che ha permesso il salvataggio e la rinascita di Erba Vita. Una persona carismatica, capace di trasmettere gioia ed entusiasmo tanto nella vita quotidiana, quanto nel lavoro». Lo ricorda così Renato Bravi, il direttore generale di Erba Vita, storica impresa della repubblica di San Marino acquistata nel 2016 da Valpharma.

«In tutti noi rimarrà sempre vivo il ricordo di un imprenditore serio e capace, che ha creato e affermato nel mondo una delle più importanti realtà industriali del Paese, ma soprattutto di una persona entusiasta e concreta, di un vero e sincero amico della nostra Repubblica», sono queste invece le parole con cui lo ricordano i membri di Anis, l’Associazione nazionale dell’industria sammarinese, di cui lo stesso Valducci era stato consigliere.

La Valpharma

Quello che ora è il complesso aziendale della Valpharma ha visto la luce per la prima volta a Cerasolo, con l’inaugurazione della Euderma, avvenuta nel 1977, che allora contava solamente 4 dipendenti. Poi la crescita, l’espansione imprenditoriale, con l’apertura della Valpharma a San Marino nel 1987, a soli 10 anni di distanza. Al tempo, l’azienda vantava già un centinaio di dipendenti, che sarebbero poi raddoppiati, con la realizzazione nel 2002 del nuovo stabilimento a Ponte Messa di Pennabilli, quello della Valpharma International. Un investimento che è valso a Roberto Valducci la qualifica della cittadinanza onoraria presso la città del Montefeltro, a lui conferita nel 2014. Una crescita che non si è mai arrestata, neanche gli ultimi anni. Nel 2016, infatti, il gruppo Valpharma si è esteso fino a inglobare la sammarinese Erba Vita, superando la soglia dei 300 dipendenti.

Chi era

Il volto e la mente dietro al successo e all’espansione imprenditoriale di una piccola azienda nata a Cerasolo sono quelli di Roberto Valducci. Nato a Fenili di Gatteo nel 1933: ancora bambino, Roberto si trasferisce con la famiglia a Savignano, dove è tornato poi a vivere, diversi anni dopo, insieme alla moglie, la dottoressa Piera Aniceti. Dopo aver conseguito il diploma come perito chimico, Valducci si trasferisce a Milano, dove ha lavorato per 25 anni, come dipendente presso alcune industrie farmaceutiche. Un’esperienza che ha permesso a Roberto di acquisire competenze abilità, soprattutto nel settore dei farmaci “in ritardo”, quelli con effetto prolungato nel tempo, che negli anni ’70 erano la vera e propria avanguardia. Il futuro, come intuito dal giovane Valducci. Consapevolezze e conoscenze che lo spinsero a fare ritorno in Romagna, con il progetto di diventare egli stesso imprenditore. Fu così che vide la luce l’Euderma di Cerasolo, poi la Valpharma a San Marino, seguita dallo stabilimento a Pennabilli, e infine, dall’acquisizione dell’Erba Vita. Da circa 20 anni, ad affiancarlo nella gestione dell’impresa di famiglia c’era la figlia Alessia, ora alla guida del gruppo Valpharma.

Non solo impresa

Una carriera brillante, che già nel 1990 veniva onorata con il riconoscimento a New York della laurea honoris causa in farmacia. Nonostante il duro lavoro in azienda, Roberto ha sempre riservato grande attenzione alla cultura. Il patron di Valpharma è stato infatti vicepresidente del centro culturale Pio Manzù, oltre che presidente della Rubiconia Rubiconia Accademia dei Filopatridi, con sede a Savignano, città nella quale risiedeva insieme alla moglie. Proprio alla sua Savignano, Roberto ha donato la statua di Giulio Cesare che domina il ponte romano sul fiume Rubicone. Ancora, la sua lunga amicizia con Tonino Guerra e le frequentazioni nel mondo del cinema lo spingono a dar vita al Festival del cinema di San Marino.

L'ultimo saluto

Il rosario in memoria di Roberto Valducci si terrà questa sera, alle 20.30 presso la chiesa di Santa Maria di Catelvecchio, a Savignano sul Rubicone, dove domani alle 10 si celebrerà la cerimonia funebre.

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