Sanità San Marino, oltre 16mila accessi al pronto soccorso nel 2017

I numeri
I numeri dell’attività, che includono anche le operazioni del 118, sono sostenuti attualmente da una squadra di 8 medici più il direttore, una caposala, 16 infermieri, 7 operatori di centrale e autisti soccorritori. Morri sottolinea che i medici dovrebbero essere 11 da fabbisogno, ma «finora, grazie all’impegno di tutti, si sono riusciti comunque a coprire i periodi di criticità». C’è attesa poi per i bandi internazionali lanciati dall’Iss per reperire medici, tra cui uno per il Pronto soccorso, in scadenza il 20 agosto. «Oggi il Pronto soccorso dovrebbe accogliere un 30% della popolazione in situazione di emergenza-urgenza - spiega Morri - in realtà i dati dicono che vi si rivolge oltre il 50% e la parte traumatologica, che era la più importante, oggi rappresenta la più bassa delle richieste». Le patologie legate alla terza età, chiarisce, stanno infatti aumentando a dismisura.
Gli accessi
Degli oltre 16 mila accessi del 2017, oltre 11 mila hanno riguardato patologie non traumatiche, delle restanti, sono stati 4.600 gli accessi legati ad infortuni, di cui: 1.790 quelli domestici, 606 quelli sul lavoro o in itinere, 454 sportivi e 271 incidenti scolastici. Sono stati invece 480 le persone che si sono recate al Pronto Soccorso in seguito a un incidente stradale, 32 per intossicazioni e 335 per morsi di animale, 10 per autolesioni. Dato da evidenziare anche quello dei 70 accessi per percosse o violenze. Il 56% degli accessi è stato catalogato con codice verde, il 33% bianco, solo il 10% con codice giallo e lo 0,3% con quello rosso. Curioso che tra i motivi piu’ frequenti che spingono le persone a recarsi al Pronto soccorso, al primo posto c’è la lombalgia: nel 2017 sono state 1.064 le diagnosi relative al mal di schiena. Altre diagnosi frequenti sono quelle per sincopi, collassi, coliche renali, cefalee e cervicalgie, fibrillazioni. Il direttore riconosce la crescente necessità di integrare l’attività di Pronto soccorso con le specialistiche. Anche perchè «le persone tendono a bypassare altri percorsi e ad arrivare al Pronto soccorso ’perchè qui si fa primà- osserva- siamo scesi in competizione con altri settori della sanità, è una sfida su cui ragionare». All’attività di Pronto Soccorso è associata anche quella della Degenza breve, composta da 2 stanze per un totale di 3 posti letto.
«I ricoveri - spiega il direttore - rappresentano circa il 10%, l’anno scorso sono stati circa 1.700, di cui 558 in Degenza Breve». Inoltre il Pronto Soccorso attualmente può contare su 3 ambulanze di classe A e su una automedica e come attività del 118, nel 2017 sono stati effettuati 1.383 interventi.