Sciopero generale, la Csu invita tutti domani in piazza della Libertà

SAN MARINO. «“Uniti per il paese”: per l’equità, per il lavoro e lo sviluppo, per sapere tutta la verità sulle banche e sul debito pubblico!». Attorno a queste parole d’ordine la Csu chiama tutti i lavoratori, i disoccupati, i pensionati e i cittadini ad aderire allo sciopero generale di domani e a partecipare in massa alla manifestazione sul Pianello, durante i lavori consiliari.

Uno sciopero dalle molteplici ragioni, che la Csu «ha proclamato su mandato delle migliaia di lavoratori che hanno partecipato alle recenti assemblee e dell’Attivo dei delegati, per dire basta ad un metodo di governo unilaterale in cui il confronto è solo di facciata, e perché si metta fine alla contrapposizione frontale tra le forze politiche, che non perdono occasione per scagliarsi l’una contro l’altra».

«La nostra richiesta di confronto reale e di coesione l’abbiamo portata fino ai Capitani Reggenti – sottolinea il segretario generale Csdl Giuliano Tamagnini – . Le massime cariche dello Stato hanno accolto l’invito a farsi portavoce nelle diverse sedi istituzionali della necessità di affermare un metodo di maggiore confronto con le parti sociali, e sul piano generale di mettere fine ad un clima di scontro politico fin troppo acceso».

I motivi dello sciopero

«La riforma 2013 - spiega Giuliano Tamagnini - ha raddoppiato il carico fiscale per i lavoratori e pensionati, mentre ha prodotto praticamente nulla sulle categorie del lavoro autonomo. Pertanto il Governo deve attivare finalmente un’efficace azione di controlli e accertamenti che faccia luce sui redditi di tutti i contribuenti e sconfigga una volta per tutta la diffusa elusione ed evasione fiscale, che sottrae risorse ingenti al bilancio dello Stato».

Il Segretario della Cdls Gian Luca Montanari punta il dito sulla legge di bilancio dello scorso dicembre: “Su questa manovra non c’è stato un confronto né reale né leale. Il Governo ha proceduto a colpi di decreto su temi cruciali come le revisione della spesa, tagliando a senso unico lo stipendio dei lavoratori Pa e modificando regole contrattuali, così come con l’introduzione della Patrimoniale, su cui l’Esecutivo ha deciso tutto da solo. Siamo di fronte a una politica di austerità e di tagli lineari senza l’indispensabile premessa dell’equità, ovvero di un reale accertamento dei redditi che assicuri la partecipazione di tutti al risanamento del Paese, che non può essere scaricato solo sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati».

Gli appuntamenti

La Csu dà dunque appuntamento mercoledì 30 maggio per lo sciopero generale e la manifestazione in Piazza della Libertà; il programma prevede il raduno alle 9.30 in Piazza delle Nazioni Unite. Il corteo partirà alle 10 e, attraverso un percorso che toccherà le diverse Segreterie di Stato, arriverà in Piazza della Libertà, dove avrà inizio la manifestazione (che durerà anche nel pomeriggio) con gli interventi dei segretari generali di Csdl e Cdls, intorno alle ore 11. Lo sciopero sarà preceduto oggi dall’Attivo dei delegati Csu che alle 14 si riunirà presso la Sala Montelupo di Domagnano, mentre dalle ore 16 circa in poi si trasferirà in Piazza della Libertà per dare vita ad una manifestazione a sostegno delle ragioni dello sciopero, a cui sono invitati a partecipare anche tutti i cittadini.

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