Il sindacato: "A San Marino aumenti doppi rispetto a Rimini"
Il caro spesa si abbatte sulle famiglie sammarinesi con aumenti quasi doppi rispetto alla provincia di Rimini: più 10,3 per cento contro più 5,4. La differenza vien fatta dai prodotti freschi come frutta, verdura, carne e pesce. L’allarme viene lanciato dalla Confederazione sammarinese del lavoro.
“Cara la mia spesa”
«Nei giorni scorsi un supermercato sammarinese - si legge nella nota diffusa dalla Confederazione sammarinese del lavoro - ha pubblicato dati tendenti a smentire quanto dichiarato dalla CSdL a proposito di un persistente e, a nostro avviso, ingiustificato aumento dei prezzi dei prodotti alimentari rispetto al circondario».Per dare forza al ragionamento sono stati citati prodotti confezionati reperibili sugli scaffali sammarinesi e riminesi. Risultato? «In effetti, ma ciò lo avevamo evidenziato già in passato, la differenza media del paniere che compone la voce “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” è circa il doppio a sfavore dei consumatori sammarinesi, ma è dovuta in particolare all’incremento dei prodotti freschi».
I numeri non mentono
A questo punto la Confederazione compie un ulteriore passo in avanti fornendo i dati ufficiali dell’Ufficio di Statistica sammarinese e dell’Istat relativi allo scorso mese di marzo, dal quale si «evince la veridicità di quanto affermato dalla CSdL» e andando indietro nel tempo, «chiunque potrà riscontrare differenze ancora più elevate».Il dato inflattivo sammarinese si assesta quindi al 10,3 per cento contro un 5,4 riminese. da segnalare in particolare i rincari di vegetali (più 26,9 per cento), frutta (più 18,65 per cento) e carni (più 11,79).
«Considerato che poche famiglie si possono permettere di spostarsi per chilometri ogni volta per comprare frutta, verdura, carne e pesce - chiude CSdL - è evidente che i sammarinesi sono costretti ad acquistarli in territorio, anche se nient’affatto conveniente. Si può disquisire sulle ragioni di tale andamento dei prezzi, ma non sui numeri».