Dopo la morte dell’autista del pullman dei tifosi del Pistoia Basket, San Marino accelera per introdurre il Daspo

San Marino

Condanna all’efferata violenza costata la vita all’autista Raffaele Marianella. San Marino preme sull’acceleratore per introdurre il Daspo (divieto avvicinamento alle manifestazioni sportive).

Continua a far discutere l’agguato sferrato nel weekend a colpi di sassi e mattoni contro il pullman del Pistoia Basket, da parte degli avversari del Rieti, sulla statale Rieti-Terni, all’altezza di Contigliano. Una pietra ha frantumato il vetro uccidendo sul colpo il secondo autista, Raffaele Marianella, 65enne di origine romana.

In merito, le segreterie di Stato per lo Sport, la Giustizia, gli Interni di San Marino «esprimono il più profondo cordoglio e la ferma condanna per l’assalto vile e barbaro». Un gesto «che travalica ogni confine di civiltà e sportività, genera un sentimento di sdegno unanime, al quale la Repubblica del Titano si associa con forza. La morte di un lavoratore innocente, colpito dalla furia cieca e criminale di sedicenti “tifosi”, impone un momento di riflessione istituzionale. L’incolumità pubblica e la tutela della persona sono valori non negoziabili - si rimarca - e il mondo dello sport deve ergersi a baluardo contro chi ne infanga la missione educativa e aggregativa».

A tal proposito, le segreterie di Stato comunicano l’intenzione di imprimere un’accelerazione decisa all’iter legislativo per l’introduzione di strumenti normativi per rafforzare il quadro di prevenzione e repressione.

Il provvedimento allo studio mira, in particolare, all’introduzione del Divieto di accedere alle manifestazioni sportive per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica e l’incolumità delle persone, consentendo al Comandante della Gendarmeria di disporre il divieto di accesso ai luoghi degli eventi e ai percorsi di transito, verso quanti risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose. «San Marino - commentano dalle segreterie - non tollererà che il clima di violenza, che purtroppo si osserva fuori dai nostri confini, possa attecchire qui».

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