Covid, contagi boom: San Marino anticipa la chiusura delle scuole

San Marino

Il virus dilaga ed il Titano corre ai ripari anticipando la chiusura delle scuole. Belluzzi: «Le vere vittime del Covid sono i ragazzi. Servono risposte immediate». Le vacanze degli studenti sammarinesi inizieranno con largo anticipo ma c’è poco da festeggiare, considerando la fiammata dei contagi che ieri ha portato a 478 i casi attivi con 105 positivi nelle ultime 24 ore. Nel dettaglio, calendario stravolto alla mano, per i bimbi di nido, scuola d’infanzia ed elementari l’ultimo giorno di scuola sarà il 17 dicembre, mentre per medie, superiori e formazione professionale scatterà la Dad dal 20. «Assistiamo ad un allarmante record di positivi – commenta il segretario all’Istruzione Andrea Belluzzi –. Sono 2 le sezioni dell’infanzia in quarantena, mentre in Dad abbiamo 10 classi delle elementari e 7 alle medie». Così gli edifici scolastici chiuderanno i battenti anzitempo, «in linea con il Decreto di lunedì prossimo».

Le ragioni dello stop

Una decisione presa alla luce di due dati. Primo: le modalità con cui la Sanità tratta i casi a scuola, perché «quando c’è un positivo, la classe va in quarantena una settimana, in attesa del tampone». E secondo: «L’esplosione delle infezioni foriera di 500 tamponi di media al giorno. Così - precisa - per alleggerire il carico dalle spalle dei sanitari giochiamo d’anticipo». Augurandosi che i «cittadini capiscano il valore di simili sacrifici».

Problema trasporti

Sull’altro nodo, il trasporto scolastico, si è confrontato con il collega Teodoro Lonfernini, che ha la delega competente. Perciò, chiarisce «da lunedì sarà varato il piano di implementazione dei mezzi. Ma non solo. Negli orari dedicati agli allievi non potranno salire sui mezzi gli utenti ordinari (in accordo con l’Iss, ndr)». E di fronte alla domanda di Libera “con chi rimarranno a casa i bambini?”, risponde che il «Decreto prevede che uno dei genitori, sempre lo stesso, possa restare con figli sino a 14 anni con permessi retribuiti». Ma non si può cantar vittoria. «La Dad è il minore dei mali – nota - ma non è un bene». E sottolinea: «Queste generazioni sono vittime del Covid, perché vivono il percorso formativo che dovrebbe definirli come individui, subendo lesioni psicologiche, da cui deriva un problema sociale con una casistica infinita dall’autolesionismo in poi. Crea turbamento anche solo vedere i bimbi alle mense, distanti ed alienati». E ancora: «Sanità e Scuola cambino marcia raccogliendo la sfida ed elaborando risposte. Quanti ora allargano le braccia, devono far posto a chi vuole lanciare il cuore oltre l’ostacolo», conclude. Stessa frequenza per il direttore generale Iss facente funzioni Sergio Rabini: «Il giro di vite è il tentativo di tutelare il Paese salvaguardando a cascata il Natale ed i nonni. Ciò che chiedevamo, come è avvenuto era non penalizzare solo questa realtà, ma coinvolgerle tutte, per non vanificare gli sforzi». E scandagliando a chiusura del cerchio le cause dell’impennata il dottore accenna «all’allentamento generale dell’attenzione, dopo due anni drammatici».

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