Ben 400 chili tra anabolizzanti e droga dello stupro: l'inchiesta partita da Rimini porta a due arresti

Nuovi svilippi nell'inchiesta partita da Rimini e coordinata dal pm Davide Ercolani, una inchiesta che in novembre portò ad un arresto e 10 denunce per traffico anabolizzanti tra Rimini e San Marino. Il pm riminese ha firmato un decreto di perquisizione eseguito dai Nas di Roma a Vallo della Lucania, culminato con due arresti.

Anabolizzanti e droga dello stupro

Quattrocento chilogrammi di principi attivi di sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti, 20 kg di efedrina, precursore della sostanza stupefacente sintetica “metamfetamina”, quattro kg di butramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandito dal commercio europeo dal 2010 per l’elevato gradodi tossicità e che aveva causato diffuse reazioni avverse nei consumatori, 61 confezioni di nandrolone, sostanza anabolizzante e stupefacente vietata, 26 flaconi di Ghb, la cosiddetta “droga dello stupro” e 300 chilogrammi di eccipienti e coloranti, funzionali alla produzione finale delle sostanze.

E' quanto è stato trovato in un laboratorio clandestino nel corso di un'indagine,coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini contro un sodalizio dedito al traffico internazionale di sostanze ad azione dopante e stupefacente, che ha portato a due arresti.
L'operazione è stata messa a segno dal Reparto operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando provinciale di Salerno e del Comando compagnia di Agropoli (Salerno), hanno eseguito una perquisizione personale e locale nei confronti di due persone residenti in provincia di Salerno.

Proprio per gli ingenti volumi di sostanze scoperte e per la complessità tecnologica del laboratorio, è stato necessario l'intervento del Ris di Roma per la campionatura delle sostanze e la messa in sicurezza dei luoghi sottoposti a sequestro. Le operazioni si sono concluse con l’arresto in flagranza di due persone, residenti nella provincia di Salerno, successivamente messe a disposizione della procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, competente sul territorio di Perdifumo (Salerno).
Come fa sapere il Nas, si tratta di un ulteriore risultato conseguito nell'ambito della prosecuzione delle operazioni già compiute il 17 novembre dello scorso anno su tutto il territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino, dove l’azione attivata dai carabinieri del reparto operativo del Nas e dal personale della Gendarmeria Sammarinese, aveva già permesso di individuare un primo magazzino illegale utilizzato per lo stoccaggio e la successiva vendita, in Italia e all’estero, di sostanze farmacologicamente attive ad azionedopante e stupefacente

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui