San Marino si converte alle rotatorie sulla superstrada

San Marino

«Rotatorie sperimentali per mettere in sicurezza la Superstrada ed interventi per rilanciare il Turismo sito Unesco». Il Segretario al Territorio Stefano Canti cala il poker durante la conferenza del Congresso di ieri, comunicando che lunedì è stato aggiornato il piano operativo degli interventi infrastrutturali e strategici all’interno del sito Unesco nel centro storico. Un progetto che è stato già presentato e che si può riassumere in una «serie di interventi strategici su cui il Congresso ha deliberato di definire con una successiva delibera le priorità e le modalità di intervento del finanziamento». L’obiettivo, precisa Canti, è rilanciare il comparto turistico e commerciale. Ma non solo.

Esperimento Superstrada

Nella stessa delibera, prosegue il Segretario, il Congresso insieme al gruppo per la sicurezza stradale ha avviato «una serie di sperimentazioni per la messa in sicurezza della Superstrada risalente agli anni Cinquanta, la nota arteria che si snoda dal confine di Dogana al Centro storico». Puntualizza che il primo intervento da mettere in campo sarà «la sperimentazione di una rotatoria per mettere in sicurezza l’intersezione stradale nel bivio nella zona di Cailungo dove sorge la piscina dei Tavolucci». A breve dunque l’Azienda autonoma dei lavori pubblici darà il la al progetto con un mandato. Si tratta, spiega Canti, di un intervento richiesto a gran voce dalla cittadinanza e dalla Giunta di Castello di Borgo Maggiore. Altra priorità da approfondire in senso tecnico-esecutivo sarà poi «la sperimentazione della rotatoria al bivio della Croce di Domagnano, connotato – chiarisce - da una percentuale di incidenti abbastanza elevata». Da vagliare anche la messa in sicurezza del tratto della Superstrada, dal confine di Dogana all’inizio del sottopasso del miglio dell’Atlante. In particolare Canti nota che va rivisto «l’intero assetto urbano di Dogana sottoposta al gran volume di traffico in entrata e in uscita dal territorio e ricca di attività». Necessario dunque un restyling della Superstrada attraverso un progetto pilota che arriverà sino a Borgo. Per sfoggiare un biglietto da visita migliore, prevede lavori anche al guardrail di divisione tra entrata e uscita, all’illuminazione pubblica, nonché aggli asfalti e agli arredi urbani. A chiusura illustra le linee guida adottate, sempre lunedì, dal Congresso per agevolate l’iter di una società di Gualdicciolo. «Si punta a abbattere le tempistiche per l’inizio dello sviluppo imprenditoriale», commenta.

Nuovi eventi

Quando prende la parola il Segretario al Turismo Federico Pedini Amati respinge al mittente le polemiche sulle Poste, il cui bilancio è stato approvato all’unanimità «da esponenti di maggioranza e opposizione, alla luce della diminuzione dei costi e dell’aumento del fatturato». E si leva qualche sassolino dalle scarpe: «Le polemiche sterili cadono - commenta prima di cambiare argomento - quando i numeri dimostrano l’esatto contrario».

A seguire punta i riflettori sui voucher che, pubblicizzati da circa una settimana, continuano a mietere sempre più consensi, già allineati ai numeri dello scorso anno.

Intanto ricorda che la stagione degli eventi è partita: in calendario per dopodomani lo Yoga day e “Un mondo di musica”. Spazio al rombo dei motori il 16 giugno con la Mille miglia che passa per la prima volta dalle gallerie tra Città e Borgo, tagliando fuori dal centro le “vecchie signore” per la corrispondenza con le celebrazioni del Corpus Domini. Dal ricco palinsesto menziona anche il concerto dei Nomadi il 19 giugno al campo Bruno Reffi e dal 23 al 25 giugno l’evento “L’età delle gallerie tra passato e presente” sul tema della ferrovia Rimini-San Marino. A chiusura dice la sua sulla polemica esplosa sui social tra un consigliere di maggioranza e Gabriele Geminiani, invitando tutti a evitare attacchi personali. Quanto a Repubblica futura, Pedini la invita «ad evitar di far prediche perché Geminiani non è stato maltrattato visto che il nostro non è un Congresso bulgaro che impedisce a chicchessia di lavorare».

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