San Marino, Righi: "Semplificato l'avvio delle imprese"

San Marino

«Semplificazione dell’avvio di imprese sul Titano e sui temporary store, portati a casa due provvedimenti importanti». Va dritto al punto il Segretario all’Industria Fabio Righi nella conferenza del Congresso di ieri mettendo sotto ai riflettori la conclusione di due progetti di legge. A stretto giro sarà depositato l’emendamento condiviso sull’articolo 1 ma c’è tempo, chiosa Righi, «per eliminare una sbavatura formale perché la norma entra in vigore 90 giorni dopo sua pubblicazione e approvazione». Righi precisa che l’obiettivo «non era destrutturare la norma societaria del 2006, ma apportare adeguamenti per favorire maggiore operatività, ridurre i tempi per l’avvio di nuove imprese e eseguire controlli più puntuali sulla documentazione depositata».

I temporary store, svela invece il Segretario, «hanno scatenato reazioni positive anche fuori confine con brand già interessati». A seguire respinge al mittente le recenti polemiche sui pdl. «Nessuna zona d’ombra e non si torna all’anonimato degli anni Novanta. Per restare competitivi bisogna tenere conto che oggi la tutela di privacy e riservatezza ha un valore economico». Si puntava dunque alla protezione del business, conclude, senza minare il percorso di trasparenza intrapreso e peraltro lodato da organismi internazionali nei periodici monitoraggi.

Incontri internazionali

Il Segretario agli Esteri Luca Beccari fa una carrellata sugli appuntamenti depennati dall’agenda in settimana: dall’incontro a Tirana con i Paesi dell’area Adriatica ionica (a cui il Titano ha partecipato per la prima volta come Stato membro con l’obiettivo di progetti green e infrastrutturali) a quello di Bruxelles per l’accordo di associazione all’Unione europea da siglare entro il 2023 nel rispetto delle peculiarità del Titano. Accolte intanto 2 istanze di metodo: individuare un fitto calendario di incontri, tre in presenza e altrettanti da remoto entro dicembre e concentrarsi su parti più sostanziali dell’aquis per discutere di macrotemi (circolazione, servizi finanziari) o di appalti pubblici e aiuti. Intanto nel consiglio di lunedì si è registrato l’avvio dell’iter di legge per la riforma della carriera diplomatica che risale agli anni Ottanta. «La politica estera è un flusso continuo e il suo garante è il corpo diplomatico che merita una normativa che ne valorizzi il ruolo e ne favorisca il lavoro», ha concluso.

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