San Marino, nube al cloro in piscina: ipotesi di disastro colposo

San Marino

Esalazioni in piscina, tra le “vittime” un ricoverato in terapia semintensiva: intossicati 10 bambini dell’asilo, 14 adulti e un ragazzo. Scatta l’accusa di disastro colposo. Momenti di terrore per i frequentatori della piscina di Tavolucci presso Borgo Maggiore. L’atmosfera rilassata che caratterizzava la tarda mattinata di ieri, con le risate dei piccoli dell’asilo di Montegiardino che risuonavano tra gli schizzi delle vasche, si sono presto trasformate in un incubo a occhi aperti. D’improvviso una nube tossica, secondo l’Iss un mix tra acido solforico e ipoclorito di sodio, ha reso irrespirabile l’aria. Tra le urla e il panico generale sono state avviate le procedure per l’evacuazione e verso le 11.20 è giunta sul posto la sezione antincendio della Polizia civile. Stando alle prime congetture, il problema potrebbe ricollegarsi al camion che all’esterno del complesso scaricava i prodotti necessari alla clorazione dell’acqua. Un episodio analogo si era registrato nel marzo 2015 quando ad accusare malori per esalazioni dannose furono 13 minori. Al momento la piscina è stata chiusa con un’ordinanza fino ad avvenuta bonifica.

Le conseguenze

La Segreteria con delega allo Sport «segue con grande attenzione l’evolversi della questione, con il primo pensiero alla salute delle persone coinvolte e di seguito l’accertamento dei fatti».

Quanto all’Istituto per la Sicurezza sociale fa sapere di essere intervenuto prontamente avvertendo forze dell’ordine e Protezione civile. Quattordici le persone che anche in costume da bagno si sono recate in Pronto soccorso, tra personale e ospiti, tra cui un minorenne. Altri 10 bambini tra i 3 e i 4 anni sono invece seguiti dalla Pediatria. In corso accertamenti su una persona, mentre un’altra si trova ricoverata in semintensiva. Intanto i pazienti dimessi hanno avuto una prognosi di alcuni giorni e i sanitari sono rimasti in contatto con i centri antiveleni di Pavia e Milano per fornire la migliore assistenza. Come chiarito dalla Polizia civile, le sostanze chimiche e i mezzi usati sono posti sotto sequestro a disposizione del Commissario della Legge. I presunti responsabili saranno deferiti all’autorità giudiziaria con l’accusa di disastro colposo.

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