San Marino, nelle regole sul lavoro giro di vite, ma non totale

San Marino

Green pass rafforzato, ma in linea con i contagi settimanali, per accedere a bar, ristoranti e centri commerciali (nei giorni festivi), ma anche ai luoghi deputati alla cultura e alle strutture sportive al chiuso, nonché ai bus. Dovranno esibire la medesima certificazione anche alcune categorie di lavoratori: da chi somministra cibi e bevande a chi interagisce con il pubblico nelle strutture sanitarie pubbliche e private, passando per i partecipanti al Consiglio grande e generale.

Il nuovo Decreto

Varato il nuovo Decreto con misure variabili in base all’andamento dei contagi che regolamentano, con la certificazione rinforzata, anche le attività sportive collettive o individuali di contatto, seppur praticate all’aperto. Oltre all’uso di docce e spogliatoi.

Al riguardo, nella prima seduta del 2022, il Comitato esecutivo del Cons ha ribadito l’impegno per la tutela dell’attività sportiva, agonistica e non. E fronteggiando le polemiche fioccate per la richiesta di documenti sanitari rivolta ai giovani agonisti e non, torna a mettere i puntini sulle “i”, rinnovando l’invito alla vaccinazione e ribadendo il suo impegno nella lotta al virus, seguendo le linee emanate. Altrettanto certo che il giro di vite resterà in vigore dal 17 gennaio fino al 30, almeno in taluni casi. Fermo restando che in base all’articolo 8, le disposizioni cesseranno con il numero dei contagi settimanali inferiore ai 150 ogni 100mila abitanti o nel caso in cui sia inferiore al 30% l’occupazione media dei reparti di isolamento e sotto il 20% l’intensiva. Tutte variabili per cui, negli ambiti menzionati basterà il green pass base.

Una volta sgombrato il campo dall’eventualità di certificati “strong” per tutti, a mutare è la validità della certificazione Covid. Previsti infatti 270 giorni dal completamento del ciclo e il doppio con il booster, mentre varrà sei mesi il documento d’avvenuta guarigione, 48 ore il tampone antigenico e 72 il molecolare. Accantonato definitivamente il test anticorpale. Sollecitazioni accolte per prolungare al 30 gennaio l’obbligo della mascherina Ffp2 dai 12 anni in su.

Omicron al 60%

Misure tanto più necessarie alla luce del bollettino diramato dall’Iss che, a giovedì, registra nuove fiammate con 1.752 casi attivi, nonché 12 posti letto occupati in ospedale, di cui 3 in Intensiva. Ben 10.350 inoltre i contagiati da inizio pandemia con 1.740 persone in isolamento e 326 alle prese con la quarantena. Numeri più confortanti stilati dalla campagna vaccinale, dove a completare il ciclo di immunizzazione primario è l’84,79% dei vaccinabili residenti. A quota 45,42% invece le dosi di richiamo, mentre sono giunte 9.360 dosi di vaccino, oltre alle 6mila (sempre Comirnaty), destinate alla fascia 5-11 anni.

«La situazione dei ricoveri resta al momento sotto controllo – commenta il direttore generale Iss Sergio Rabini –. Dagli ultimi riscontri nel 60% circa dei campioni analizzati – conclude, esortando a mantenere la guardia alta - è stata rilevata la presenza della variante Omicron in territorio».

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