San Marino, la Csdl: "La Centrale operativa non decolla"

San Marino

«Personale insufficiente e difficoltà di comunicazione, così la Centrale operativa territoriale non decolla». A lanciare l’allarme è la Confederazione sammarinese del Lavoro che bacchetta l’Istituto per la sicurezza sociale che annuncia «roboanti progetti come la medicina nucleare e la chirurgia robotica, senza dare priorità al funzionamento di tutti i servizi e reparti ospedalieri». Ha visto la luce solo il 10 maggio ma secondo il sindacato accuserebbe già i primi segni di stanchezza il Cot, ossia il servizio che doveva gestire le richieste di assistenza per i Centri salute e gli ambulatori della Medicina di base. A permanere sarebbero «le gravi difficoltà di comunicazione dei pazienti con il proprio medico curante». E Csdl affonda il dito nella piaga: «Il personale infermieristico previsto non è ancora al completo e in ogni caso nel primo periodo si è partiti con un organico numericamente insufficiente per far funzionare al meglio questo servizio». E ancora: «Una delle conseguenze del passaggio al numero telefonico unico per tutti i centri sanitari è la perdita di quel rapporto di conoscenza e fiducia, che nel tempo si è instaurato tra cittadini e infermieri cui hanno sempre fatto riferimento; un rapporto a cui tengono in particolare i più anziani». Il rischio, si prosegue dal fronte sindacale, è che i sammarinesi esasperati finiscano per gettare la spugna, «recandosi in strutture convenzionate fuori territorio». Con l’occasione Csdl sottolinea «un’altra anomalia ovvero la creazione attraverso una delibera di un gruppo di lavoro per realizzare il nuovo fabbisogno dell’Iss, iniziando dal personale dei servizi amministrativi. In realtà, afferma il sindacato, è necessario «prima varare l’atto organizzativo dell’Iss, dal quale poi deve discendere il fabbisogno di tutti i singoli settori; quindi il percorso è esattamente contrario». Prima viene sottolineata un’inversione di tendenza di questa fase della gestione Iss rispetto alle precedenti: «Le carenze di personale amministrativo erano state denunciate anche dai direttori Iss degli ultimi anni, ma non vi si metteva mano per carenza di risorse, visti i budget limitati». Poi arriva la conclusione al vetriolo: «Oggi il nuovo direttore dichiara di avere ricevuto un fortissimo sostegno politico, senza limiti di spesa, è anche per questo che avanza proposte di progetti faraonici come quelli della medicina nucleare».

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