San Marino. Infarto al ristorante: lo salva un'infermiera

Infarto al ristorante, un’altra cliente lo salva con il defibrillatore. Al risveglio scoprirà che è un’infermiera della Terapia intensiva. Una serata in apparenza spensierata quella di venerdì per un uomo di circa sessant’anni che aveva deciso di cenare in compagnia, recandosi in un locale di Chiesanuova. Finché colto da un forte dolore, ha perso i sensi e si è accasciato sul tavolo. A riconoscere nei primi segnali i sintomi di un arresto cardiaco è stata un’infermiera della Terapia intensiva dell’Ospedale di Stato, seduta per caso ad uno dei tavoli vicini. Vista la gravità della situazione, la donna è intervenuta subito, facendosi aiutare a sdraiare il paziente per terra e provvedendo al massaggio cardiaco, mentre il titolare del ristorante allertava il 118 in un veloce gioco di squadra. Minuti interminabili per i familiari dell’anziano frastornati per le scene da telefilm che scorrevano sotto ai loro occhi, in una sala improvvisamente raggelata.

Tre scariche salva vita

Mantenendo i nervi saldi, l’infermiera è intervenuta impiegando le attrezzature per la rianimazione del malcapitato ormai cianotico con l’applicazione del defibrillatore, di cui per fortuna il ristorante era dotato. Sono occorse ben tre scariche dell’apparecchio per far ripartire il cuore del paziente. Un esito non scontato, vista la mancanza dell’ossigeno. All’arrivo dell’ambulanza, giunta sul posto a distanza di venti minuti dalla chiamata, l’anziano era ormai cosciente. I sanitari hanno proseguito con le cure del caso, intubandolo e stabilizzandolo prima di trasportarlo all’Ospedale di Cailungo. Un dramma sfiorato, che con appena qualche variabile avrebbe potuto avere tutt’altro epilogo. Nel brutto tiro che gli ha giocato la sorte in una serata come un’altra, l’anziano ha avuto tuttavia due punti di vantaggio: la presenza di una professionista sanitaria e quella di un defibrillatore a pochi metri, nello stesso locale.

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