San Marino, i Reggenti all'incoronazione di Carlo e Camilla

San Marino

I Capitani reggenti voleranno a Londra per assistere all’incoronazione di re Carlo III e della consorte Camilla. A 70 anni dall’incoronazione di Elisabetta II, avvenuta il 2 giugno del 1953, l’Abbazia di Westminster tornerà a ospitare una cerimonia dal sapore simbolico ma anche di forte impatto mediatico, in calendario sabato 6 maggio. Nei fatti, Carlo è subentrato alla madre Elisabetta il giorno della sua morte, ovvero l’8 settembre del 2022.

Preparativi imponenti

La macchina organizzativa di Buckingham Palace fa trapelare solo qualche dettaglio, in primis il taglio agli ospiti passati dagli 8mila del 1953 agli attuali 2mila. Tra teste coronate, dignitari e Capi di Stato da ogni dove, siederanno i Capitani reggenti, Alessandro Scarano e Adele Tonnini che si recheranno nella Capitale britannica anche per partecipare al ricevimento in una tre giorni scintillante di eventi. Dopo l'incoronazione l'erede al trono, William, giurerà fedeltà al re come prevede la liturgia. Nel cosiddetto “omaggio del sangue reale”, il 40enne si inginocchierà recitando questa formula: «Io, William, principe del Galles, ti giuro la mia fedeltà, lealtà e dedizione e ti servirò come fedele vassallo. Quindi aiutami, Dio». Sarà lui l'unico membro della famiglia reale a prendere la parola durante la cerimonia e l'unico a porgere i suoi omaggi al sovrano, mentre al figlioletto George toccherà la veste di paggetto d'onore, sostenendo i lembi della mantella del re con altri bambini.

La delegazione

Ad accompagnare la Reggenza sarà il Capo del cerimoniale diplomatico, ministro plenipotenziario Silvia Berti, mentre ad accoglierli a Londra il console nel Regno Unito, Maurizio Bragagni. Inalterato negli anni il rigoroso Protocollo che regola con rigide norme anche l’assegnazione dei posti nell’Abbazia. I Reggenti avranno l’opportunità di incontrare Capi di Stato e regnanti di numerosi Paesi, oltre che rendere omaggio al monarca. Da Palazzo pubblico si rimarca che i Reggenti «porteranno il saluto delle istituzioni e del popolo sammarinese significando il profondo legame esistente con lo Stato d’oltre Manica, a cui ci uniscono rapporti proficui e significative collaborazioni in atto e future».

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