San Marino. Ciavatta: "Vaccini, in 9mila non hanno prenotato"

San Marino

«Tra i primi paesi del mondo a tornare progressivamente alla riapertura delle attività ed a condurre una vita quanto più possibile normale». L'appello lanciato ieri ai concittadini, dal Segretario alla Salute Roberto Ciavatta, perché «con un passaparola contagioso, che solo una comunità simile può generare, invitino parenti ed amici a vaccinarsi», è pervaso in primis, nella fitta trama di sfumature di cui è intessuto, da grande orgoglio. Orgoglio per la campagna vaccinale veloce e massiva che ha determinato «la riduzione della curva dei contagi, la diminuzione della pressione sull’Ospedale», determinando altresì le riaperture, indice di un lento e auspicato ritorno alla normalità. E se di una guerra si parla, Ciavatta dà libero corso al fluire delle emozioni, elogiando gli eroi che ora combattono con l'arma efficace dei vaccini, ossia il personale sanitario al completo.

Slittamento delle somministrazioni

Poi, dopo aver espresso la sua gratitudine, il Segretario ricalibra il tiro, per formulare la richiesta di «un ultimo, ma essenziale sforzo, in giorni decisivi, per completare l’immunizzazione». E dati alla mano, nota che per tagliare il traguardo, mancano alla prenotazione della prima dose «9mila cittadini». Che devono invece inoltrarla al più presto, visto che - spiega, entrando nel dettaglio - «dal primo maggio l'Iss sarà assorbita nella somministrazione dei richiami», un impegno che farà slittare a fine mese «le successive prenotazioni di prime dosi». Perciò anche considerando che «la massima copertura vaccinale si ottiene tre settimane dopo la seconda», chi non si è ancora prenotato deve farlo al più presto. Laddove accolto, questo monito potrebbe aiutare infatti chi attende le aperture «alla mobilità extra-San Marino, dove per motivi di sicurezza internazionale», la vaccinazione avrà giocoforza un peso.

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