San Marino, bollette del gas ricalcolate: “Ma non saranno basse”

Caos bollette, ecco le soluzioni. Un’anomalia del sistema, su cui è stata avviata un’indagine interna, ha portato nei giorni scorsi l’Azienda di Stato a procedere all’emissione di 18mila utenze del gas, in prevalenza civili, con letture totalmente presunte. Uno scenario che ha fatto schizzare alle stelle cifre già gravate dagli incrementi generali, creando confusione e disagio all’utenza.

Qui Aass


Le nuove utenze verranno riemesse a maggio con l’abbattimento del 30% dei soli consumi stimati, prevedendo lo storno delle fatture di dicembre 2022 – gennaio 2023. Lo ha annunciato ieri, durante la conferenza del Congresso, l’ingegnere Raoul Chiaruzzi, direttore generale dell’Azienda di Stato. Quanto ai pagamenti già effettuati, saranno riportati a credito sulle fatture di nuova riemissione, salvo la facoltà dell’utente di chiederne il rimborso. Già stilato il cronoprogramma delle prossime fatturazioni: nel prossimo luglio verranno emesse quelle dei mesi di febbraio-marzo con l’abbattimento del 30% della componente presunta dei consumi, a settembre le bollette di competenza dei mesi di aprile-maggio-giugno e infine a novembre quelle del trimestre luglio-agosto-settembre. A seguire riprenderà la normale procedura con cadenza bimestrale. La scelta del mese di maggio, fa presente Chiaruzzi, è volta a evitare il sovrapporsi delle bollette della luce, data la rotazione standardizzata di alternanza: «Non saranno cifre basse». Nonostante il taglio del 30% sui consumi presunti, il direttore mette le mani avanti senza creare illusioni su cali significativi. Riguardo alla telelettura, precisa che i test sono iniziati nel 2022 e che nel bilancio di previsione 2023 sono stati stanziati ingenti importi per avviare un processo che ad oggi vede installati circa 150 contatori in fase sperimentale. Intanto gli uffici Aass saranno aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 18 fino alla raggiunta normalizzazione.

Recuperare la fiducia


Il Segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini ripercorre l’intervento messo in atto per spezzare la preoccupazione che ha travolto gli utenti. Un intervento immediato che, ricorda, si è dipanato senza sosta da venerdì a domenica. Primo obiettivo: interrompere il flusso delle utenze relative a dicembre 2022-gennaio 2023 in sinergia con il circuito bancario che lunedì ha accolto con tempestività le richieste dell’azienda evitando disagi, file e interruzioni di servizio. Mossa successiva? Concepire la riemissione sul versante amministrativo. Lonfernini ammette che il problema c’è stato «né lo abbiamo nascosto» e per porgere le scuse utilizza un canale informativo istituzionale come la conferenza settimanale del Congresso. Di contro per rispondere alle questioni politiche mosse sia dai gruppi politici che dai loro strumenti si esprimerà oggi con un comunicato personale commentando «fatti strumentalizzati». Ancora in corso la verifica dell’anomalia di sistema per individuare eventuali responsabilità ma senza, precisa, caccia alle streghe o capri espiatori, con l’obiettivo di riacquisire il rapporto di fiducia con i concittadini. A completare lo sforzo sarà il decreto emesso a breve che consentirà di rateizzare i pagamenti senza applicare l’interesse di mora. Il Segretario torna a difendere il contratto finanziario che ha fissato il costo degli approvvigionamenti in funzione calmierante. Uno strumento finanziario a tutti gli effetti che ha inciso sul contenimento dei prezzi «facendo risparmiare a Aass tra i 60 e i 70 milioni di euro». Con proiezione positiva anche nella logica dei rimborsi spalmata sino al 2025 attorno al milione e mezzo. «L’azienda rimarrà pubblica», conclude.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui