San Marino, 12 case svaligiate in due settimane

San Marino

Orologi, contanti e persino sigarette elettroniche. È raffica di furti sul Titano: 12 appartamenti sono statti svaligiati nell’arco in due sole settimane.

La Gendarmeria indaga

Dalla Gendarmeria fanno sapere che una o più batterie di ignoti compiono razzie in abitazioni, battendo più zone a macchia di leopardo. In particolare le aree al confine con l’Italia e quelle che si snodano nei pressi dell’autostrada o più in generale i luoghi che si affacciano sulla Riviera sembrano le preferite, perché rendono più semplice una fuga celere nonché la possibilità di confondersi nella folla. Come per i bancomat, fatti saltare in aria a più riprese quest’anno, anche in questo frangente le bande non riunirebbero sammarinesi ma stranieri che verrebbero anche da molto lontano. Questo rende più difficile individuare a livello investigativo sia i responsabili, sia eventuali ricettatori del bottino trafugato.

A colpo “sicuro”

Intanto ad accomunare i colpi sembrerebbe il medesimo modus operandi, visto che i ladri agiscono nottetempo in abitazioni che sanno essere vuote e prive del sistema di allarme, cercando solo contanti e gioielli.

Un’altra caratteristica? Dimostrano una spiccata predilezione per gli orologi, mentre non sembrano interessati ai quadri, né agli apparecchi tecnologici. In nessun caso finora sono state rubate autovetture – come invece, rimarcano ancora dalla Gendarmeria – era avvenuto in episodi passati, dove i malintenzionati venivano scaricati dai complici in zona, oppure arrivavano sul posto con macchine rubate, per rimediarne altre durante il furto.

Furti ma non rapine

In un paio di situazioni non trovando nulla e allarmati dai rumori esterni, i ladri hanno lasciato la casa a soqquadro, senza portare via nulla o solo una sigaretta elettronica. Come segnalano infine dalla Gendarmeria talvolta queste sgradite “visite” tendono a intensificarsi in corrispondenza di eventi che calamitano molti turisti sul Titano, come il Rallylegend di metà ottobre.

La buona notizia, invece, è che finora non si è fatto male nessuno, dato che i furti non sono mai degenerati in rapine. Proprio perché – concludono – i malviventi rientrano in quelle categorie che operano solo quando i proprietari sono usciti di casa e probabilmente dopo aver monitorato i loro spostamenti, si intrufolano arrampicandosi dai terrazzi o dai porticati.

Nei giorni scorsi diversi colpi sono stati messi a segno nei comuni confinanti: due a Morciano, due a Coriano, uno a San Savino.

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