Arrivato “ufficialmente” all’eremo di Sant’Alberico nell’aprile 2016 l’eremita bergamasco Giambattista Ferro alle 10 in cattedrale a Cesena, in occasione delle celebrazioni per il patrono San Giovanni, è diventato sacerdote.
La conoscenza dell’eremo
Già da periodi precedenti l’attuale eremita aveva cominciato a visitare e prendere in seria considerazione l’idea di “accasarsi” a Sant’Alberico, rimasto vacante dopo la morte di frà Michele Falzone.
La biografia
Nato in un paesino del bergamasco Giambattista Ferro ha 74 anni. Da bambino si era trasferito con la famiglia in Romagna e ha vissuto praticamente tutti gli anni della giovinezza a Milano Marittima. Dopo aver vissuto la crisi del proprio matrimonio e aver sperimentato la vita eremitica in un eremo in Emilia ha cominciato a cercare su internet, insieme al suo padre spirituale, quali eremi “disponibili” potessero esserci, in particolare in Emilia-Romagna. E così navigando su internet Giambattista ha saputo dell’esistenza di Sant’Alberico e della ricerca di collaborazioni, quanto meno per la stagione estiva, per garantire apertura e accoglienza. E così con l’estate 2015 sono cominciati periodi di permanenza all’eremo.
La scelta eremitica
Al suo arrivo all’eremo Giambattista Ferro confessava: «Ho conosciuto il vuoto più assoluto e totale, l’isolamento, la derisione, l’emarginazione più ostile, la falsa amicizia». E continuava ammettendo di essere rimasto contagiato da un mondo che nei rapporti con gli altri vede solo il profitto personale. «In quella tenebra assoluta – proseguiva l’eremita -, incapace di un qualsiasi progetto, il Signore Gesù è venuto a me. Di qui il desiderio di vivere un’esperienza eremitica di semplicità e solitudine all’Eremo di Sant’Alberico, al servizio della chiesa». Ora è salito di un altro gradino nella scala dell’impegno e del servizio alla chiesa. Tra coloro che gli sono stati vicini e sono tuttora molto vicini all’eremo va ricordato don Edero Onofri che, prima come parroco di Alfero, e ancor oggi sacerdote residente a Sarsina, ha assicurato e assicura sostegno e incoraggiamento.